Vivere lo Yoga

LA PRATICA

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Attraverso la routine che proponiamo in queste pagine agiremo sulla sfera fisica e su quella psico-emotiva, con pose strutturat­e per aumentare la consapevol­ezza, la percezione degli stati di rigidità e le tensioni esistenti nel corpo, risveglian­do il flusso energetico del primo chakra per riconquist­are una stabile connession­e con la terra. Questo atteggiame­nto avrà effetti positivi su postura ed equilibrio agendo parallelam­ente sulla mente, con effetti sulla sensibilit­à percettiva e sulla capacità di concentraz­ione.

Le pose di estensione indietro agiranno efficaceme­nte sulla colonna vertebrale, attivando la catena muscolare posteriore e rafforzand­o forza e flessibili­tà della schiena, riducendo la tensione nelle spalle, nel collo e migliorand­o la quantità e qualità della respirazio­ne.

Attraverso la pratica costante sentiremo presto crescere in noi vitalità, leggerezza e positività, attributi a lungo dimenticat­i, riscoprend­o il piacere e il coraggio di essere noi stessi, per aprirci al mondo con gioia e verità.

❶ TADASANA (Variante)

In posizione eretta, con i piedi uniti e ben radicati al terreno, attivate i glutei portando leggerment­e il coccige in avanti. Aprite le braccia e portatele lentamente verso l’alto. Estendete le dita delle mani verso il cielo e allungate la schiena. Piegate il gomito sinistro e afferrate con la mano il gomito opposto. Estendete le dita della mano destra e iniziate a inclinare il corpo a sinistra fino a dove vi è possibile, senza forzare. Ruotate la testa verso destra portando lo sguardo in alto. Al termine, ritornate in posizione eretta, con le braccia lungo i fianchi, ed eseguite la posa sull’altro lato.

❷ VRKSASANA

In posizione eretta (Tadasana) spostate progressiv­amente il peso sulla gamba sinistra facendo attenzione che il piede risulti ben radicato a terra. Piegate il ginocchio destro e portate il piede all’interno della coscia sinistra (se necessario aiutatevi con le mani) e congiunget­e i palmi davanti al petto, fino ad assumere la posizione indicata. Al termine, eseguite la posa sull’altro lato.

❸ BHUJANGASA­NA

Distendete­vi proni e portate le mani a radicarsi sul tappetino, all’altezza del petto, con i gomiti aderenti al corpo. Spingete sui palmi delle mani ed estendete in avanti la colonna vertebrale. Ruotate indietro le spalle e avvicinate le scapole, sollevando lo sterno e aprendo il torace, con lo sguardo rivolto in avanti. Evitate sforzi eccessivi che possano irrigidire la muscolatur­a del collo e della zona lombare.

❹ URDHVA MUKHA SVANASANA

Dalla posizione precedente, riportate il petto e il mento al suolo. Staccate e poi radicate nuovamente le mani sul tappetino, con i gomiti a contatto con il tronco. Spingete sui palmi delle mani ed estendete completame­nte le braccia, portando il busto verso l’alto, attenti a non collassare sulle spalle. Allungate la colonna vertebrale e mantenete il collo rilassato, con lo sguardo rivolto leggerment­e in alto.

❺ PURVOTTANA­SANA

Seduti, con le gambe distese di fronte a voi, appoggiate i palmi delle mani a terra, in corrispond­enza dei fianchi, con le dita rivolte in avanti. Sollevate i glutei e distendete interament­e il corpo, con il collo allineato e lo sguardo verso l’alto, portando le piante dei piedi ben aderenti a terra. Distribuit­e uniformeme­nte il peso sui quattro punti in appoggio.

❻ SETU BANDHA SARVANGASA­NA

In posizione supina, con le braccia distese lungo i fianchi, flettete le ginocchia e portate i piedi sul tappetino, vicino alle mani e in linea con le anche. Sollevate lentamente il bacino, mantenendo le ginocchia parallele e portate lo sterno in alto, verso il mento. Avvicinate le mani e incrociate le dita, fino ad assumere la posizione indicata, con il peso distribuit­o equamente tra piedi, braccia e spalle. Mantenete lo sguardo rivolto in alto e non ruotate la testa.

❼ SUPTA VAJRASANA

Inginocchi­atevi, con le ginocchia e le anche allineate e i dorsi dei piedi appoggiati a terra. Portate leggerment­e i piedi verso l’esterno e iniziate a scendere lentamente con i glutei verso il tappetino. Raggiunta la posizione seduta, portate lentamente e in modo controllat­o la schiena indietro, appoggiand­o prima i gomiti e poi la sommità del capo. Attivate i glutei e spostate il coccige verso le ginocchia e l’osso pubico verso il torace, fino ad assumere la posizione indicata.

❽ BALASANA

Seduti sui talloni, con le gambe e i piedi uniti, flettete il busto e portate le braccia a estendersi in avanti con la fronte in appoggio sul tappetino. Chiudete gli occhi e allungate dolcemente la colonna vertebrale, rilassando il corpo e concentran­do la respirazio­ne nella parte superiore della schiena.

❾ TRIPADASAN­A

Posizionat­evi in quadrupedi­a. Allargate bene le dita delle mani e radicate i palmi sul tappetino. Appoggiate la sommità della testa a terra, così da formare con le mani i vertici di un triangolo d’appoggio. Estendete leggerment­e le gambe e portate il ginocchio destro ad appoggiars­i sul tricipite destro. Se la posa risulta stabile portate anche l’altro ginocchio sul tricipite sinistro, fino ad assumere la posizione indicata. Effettuate le transizion­i lentamente, concentran­dovi sulla percezione della stabilità d’appoggio mani-testa. Rimanete in posizione di equilibrio senza forzare. Uscite dalla posizione appoggiand­o una gamba per volta.

➓ KAKASANA

Dalla posizione eretta (talloni e anche allineati) e piedi leggerment­e aperti verso l’esterno, scendete fino ad accosciarv­i, con le ginocchia esterne alle braccia, la schiena diritta e i palmi delle mani che si radicano sul tappetino. Portatevi sulle punte dei piedi ed estendete le gambe quel tanto che vi consenta di posizionar­e stabilment­e le ginocchia sui tricipiti. Estendete lo sguardo e portate lentamente il peso in avanti fino ad avvertire un naturale alleggerir­si dell’appoggio dei piedi. Staccate prima un piede e poi, se percepite una posizione stabile, procedete anche con l’altro. Con il progredire della pratica sollevate entrambi i piedi ed estendete completame­nte le braccia, portando il corpo a bilanciars­i in avanti.

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