Gli uomini d’oro
Da un’incredibile storia vera. Nella Torino del 1996, per colpa dell’innalzamento dell’età pensionabile imposto dal ministro Lamberto Dini, Luigi «il Playboy» (Morelli), guidatore del furgone portavalori delle Poste, coinvolge un amico cardiopatico (De Luigi) e un pugile fallito (Leo) in una rapina (teoricamente incruenta) con sostituzione di contante. Dalla stessa vicenda Tavarelli aveva tratto «Qui non è il paradiso»: Alfieri e i suoi attori (occhio all’inedito De Luigi drammatico) la rileggono con bravura e montaggio non lineare riuscendo a costruire una credibile via nostrana all’heist movie. Ben fatto.