RACCONTA LA SUA MILANO IN DIECI DOMANDE
Il luogo del cuore
L’Arena, non solo perchè è spettacolare. Lì ho disputato la prima gara e ho capito che sarei diventato un velocista. Ero in prima media alla scuola di Carate Brianza, dove vivo, partecipai alla rassegna «Il ragazzo più veloce di Milano» e vinsi i 60 metri. La svolta.
Posti belli da vedere
Mi piace passeggiare al Parco Sempione e al Castello. O fare un giro a Brera, specie se c’è la settimana della moda. E il Museo del Novecento è bellissimo, vedi piazza del Duomo dall’alto.
Cosa vorresti (che non c’è)
C’è tutto. Vorrei la metropolitana a Linate, non vedo l’ora che la inaugurino.
Cosa non ti piace
Un po’ il clima: ho bisogno di caldo e sole, anche se dopo i Mondiali di Doha un po’ di pioggia non è male...
Il momento goloso
Preferisco il salato: un panzerotto da «Luini», ma non posso sgarrare spesso.
Il pranzo
Di solito vado in Paolo Sarpi dove lavora mio fratello e mangiamo insieme. Andiamo a «Sotto sotto», «Da Gigi e Da Gino», quando posso scelgo la cotoletta.
La cena
Mi piace cambiare. Sono stato di recente al «N10» di Del Piero: bell’ambiente, pizza gustosa.
Il «tuo» negozio
«Football team» per le maglie da calcio. Sono un patito, ogni tanto entro e ne compro un paio.
Il rito della domenica
Mi alleno tutti i giorni, mattina e pomeriggio, per me domenica significa divano e partite. Mi piace ascoltare musica, Patty Pravo e Battisti.
Un pensiero libero
Sono iscritto a Economia e commercio a Roma, ma non posso frequentare, vado là solo per gli esami: studio nella sede più piccola di Milano e mi trovo benissimo. Vivo la città a 360°, la trovo efficiente e ordinata.