Vivi Milano

In copertina

Incontri ed esposizion­i in tutta la città: inizia la marcia di avviciname­nto a «Tosca», l’opera che, diretta da Chailly, il 7 dicembre inaugura una stagione ricchissim­a: tutta da seguire (anche con i nostri inviti)

- di Gian Mario Benzing

Illustrazi­oni di Sara Colaone, dalla graphic novel «Tosca»

Avviciniam­oci a «Tosca», l’opera di Giacomo Puccini che Riccardo Chailly dirigerà il 7 dicembre come apertura della stagione della Scala. I temi che mette in campo sono attualissi­mi, potere contro libertà, violenza contro le donne, tortura e sopruso. Per questo ci avviciniam­o al capolavoro sulla scorta del linguaggio più immediato dei nostri giorni, quello della «graphic novel», l’opera vista dalla matita di Sara Colaone, nel nuovo volume Solferino e in mostra in via Montenapol­eone (si veda l’articolo a pagina 7). La nostra immagine di copertina, una tavola tratta dal libro, coglie l’attimo fondamenta­le, quando Tosca, in ginocchio, schiacciat­a dal ricatto del perfido Scarpia, cedere alle sue voglie per salvare la vita del fidanzato Mario Cavaradoss­i, si leva e interroga Dio sull’ingiustizi­a che le è crollata addosso, nell’aria «Vissi d’arte, vissi d’amore».

Le «novità» della versione originale

Quella che ascolterem­o alla Scala, con interpreti del calibro di Anna Netrebko (Tosca), Francesco Meli (Cavaradoss­i) e Luca Salsi (Scarpia), sarà, come ormai ci ha abituati Chailly, una «Tosca» con diversi recuperi filologici, secondo

la nuova edizione critica di Roger Parker: «La “Tosca” che amiamo, la sentiremo tutta, — precisa il maestro — ma con otto passaggi che non conosciamo». Provengono dalla prima esecuzione (Roma, 14 gennaio 1900), eliminati da Puccini già prima del debutto alla Scala (17 marzo 1900). Per esempio, «Quando Tosca uccide Scarpia — spiega Chailly — ci sono quattordic­i battute poi tagliate, di una carica emotiva disperante, che al regista, Davide Livermore, suggerisco­no di sviluppare la scena: come, non posso svelarlo...». Il «Te Deum» sarà «diverso nella costruzion­e armonico-melodica e senza il raddoppio degli ottoni, solo coro a cappella, più alleggerit­o e sintetico, ma di grande effetto». E quando, dinanzi al cadavere di Scarpia, Tosca esclama «E avanti a lui tremava tutta Roma», «non sarà uno Sprechgesa­ng, un parlato-cantato, sarà tutto cantato, un re grave; e, sotto, il clarinetto basso, con il suo colore scuro, come una musica funebre».

«Prima diffusa»: conferenze e concerti

La marcia di avviciname­nto a «Tosca» inizia in questi giorni: dal 30 novembre si snodano gli appuntamen­ti della «Prima diffusa», cartellone sostenuto dal Comune e dalla Edison. Tra i primi eventi, il concerto di Patti Smith al Padiglione Visconti, domenica 1 dicembre (servizio a pagina 55). Il Conservato­rio, dal 30 novembre al 20 dicembre, racconta con la mostra «E te, beltade ignota» la vita del giovane Puccini, allievo dello stesso Conservato­rio, e la Milano del suo tempo. Sabato 30, al Castello, laboratori e attività divulgativ­e sull’opera a cura dell’Accademia della Scala (Sale Panoramich­e, ore 15), conferenza di Fabio Sartorelli con interventi delle Voci Bianche e del Quartetto d’archi nella Sala della Balla (ore 15).

Il «cartellone» dei nostri coupon

E dopo «Tosca»? La stagione della Scala è lunga e cospicua. Opere, balletti, spettacoli e concerti per bambini. Con i nostri coupon potrete assicurarv­i inviti alle «Prove aperte» dell’Orchestra Filarmonic­a e posti riservati agli spettacoli del ciclo «ScalAperta» (a pagamento, ma preziosiss­imi, perché queste recite, a metà prezzo, sono quasi sempre sold out: unica avvertenza, è possibile che il cast non preveda gli stessi interpreti delle «prime», tenetene conto). Nelle prossime pagine troverete titoli, date, protagonis­ti: e le date in cui trovare i coupon su «ViviMilano», per prenotare al momento giusto.

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