Rosalinda Celentano
Rosalinda Celentano è nata a Roma, ma è cresciuta a Milano, dove continua a vivere tra un viaggio e l’altro. Figlia di Adriano Celentano e Claudia Mori, è la sorella minore di Rosita e Giacomo, si divide tra cinema, teatro e arte. Indimenticabile il ruolo di Satana nel film «La passione di Cristo» di Mel Gibson.
1. Il luogo del cuore
Palazzo Reale, il Mudec e i musei in generale. Sprofondo d’amore per l’arte, le mostre di Van Gogh e Rodin e altre le ho viste due volte: mi nutro di pittura, scultura e musica, non posso farne a meno. E l’Anteo, se mi piace un film lo rivedo più volte.
2. Posti belli da vedere
Quando passo da piazza Castello mi fermo e annuso il profumo degli alberi. Piazza Duomo, da piccola vivevo in mezzo ai suoi piccioni. E i cortili che non ti aspetti.
3. Cosa non ti piace
Il traffico non posso dirlo perché dieci anni fa ho regalato l’auto e ora mi muovo solo a piedi, in bicicletta e in metro. Direi gli umori delle persone dopo il Covid, ma non si tratta soltanto di Milano, siamo tutti molto più arrabbiati, il mondo si è incattivito.
4. Cosa vorresti (che non c’è)
Luoghi per parlare di letteratura, per bere, fumacchiare e ascoltare solo vinili, come una volta.
5. Un ricordo
Non ho un bel rapporto con il tempo, ho rimosso molte cose, anche se sono nata sotto il segno del Cancro e ho vissuto con la testa voltata verso il passato fino a quattro, cinque anni fa. Ricordo la Maggiolina, dove sono stata con la mia famiglia fino ai 18 anni, poi ho cercato l’indipendenza. E poi ricordo ancora quella volta quando volevo allestire una mia mostra, sono andata a informarmi per organizzarla in una chiesa sconsacrata e mi hanno chiesto diecimila euro per un giorno, ma si può?
6. Il momento goloso
Al bar «Ted One», da Pasquale, vado spesso con il mio cagnolino, è un posto che non è mai cambiato, bevo ottimi cocktail e mangio bene: tramezzini squisiti, piadine e frittate di verdura.
7. Il ristorante
«Il Consolare», da Gianni: si mangia un pesce pazzesco. Zuppa di cipolle notevole e minestre varie alla trattoria « Amarcord » . Frequento anche il giapponese «Osaka» e il minuscolo «Portami», asian street food da asporto.
8. Il «tuo» negozio
Compro cornici da «Cape Best», amo le atmosfere sudafricane.
9. Il rito della domenica
Odio la domenica, la gente in giro mi intristisce, meglio stare a casa.
10. Un pensiero libero
Milano è austera, ma se apri qualche porticina trovi delle cose molto semplici. La amo, abitare a Milano è come stare dentro il film «Blade Runner». gabriella.mancini2024@gmail.com