Un Requiem nella Storia
1.Alessandro Manzoni muore per i postumi di una caduta il 22 maggio 1873. Giuseppe Verdi, che lo idolatra da sempre malgrado l’abbia incontrato una sola volta, si dispone a scrivere una «Messa da morto» che gli renda onore (in cui, fra l’altro, riprende il grandioso «Libera me» che aveva composto per l’irrealizzato progetto di una messa a più mani in onore di Rossini).
Il Bussetano non solo scrive uno dei grandi capolavori sinfonico-corali della storia, profonda e umanissima riflessione che mette in luce il riavvicinamento alla spiritualità di un compositore «scettico» (se non ateo); ma sale anche sul podio esattamente un anno dopo la morte di Don Lisander per presentare il Requiem in pubblico, dopo aver superato infiniti problemi, anche con la
Curia, che vedeva con sospetto un coro formato anche da donne e la presenza della «discussa» Teresa Stoltz nel quartetto dei solisti. Quell’omaggio, accolto dall’entusiasmo dell’intera città, finì per superare anche i confini nazionali. Il 23 maggio 2024, un giorno dopo il 150° anniversario di quella prima esecuzione, Riccardo Chailly, dopo la trionfale Nona di Beethoven nel 200° del debutto, guida i complessi della Scala nel capolavoro verdiano proprio sotto le volte di San Marco, già sold out. Al direttore milanese (poi impegnato alla Scala dal 27 al 30 maggio con la Filarmonica per la stagione sinfonica in un programma dedicato a Schönberg, Webern e Berg) si affianca un quartetto di voci rilevanti, formato dal soprano Marina Rebeka, dal mezzosoprano Aigul Akhmetshina, dal tenore Freddie De Tomaso e dal basso Alexander Vinogradov. x «Messa da requiem» di Verdi; Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, dir. Riccardo Chailly San Marco. P.zza San Marco. Tel. 02.72.00.37.44 Quando Giov. 23, ore 20.30 Prezzi 110/20 euro, biglietti esauriti