Voci di Pace

Conferenza mondiale sulla pace

Il dott. Tageldin Hamad, vicepresid­ente di UPF Internatio­nal, ha moderato la Sessione II.

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Gli interventi principali sono stati tenuti da cinque relatori che hanno brevemente condiviso le loro esperienze e visioni sul tema “Realizzare la pace nel mondo e la riunificaz­ione della penisola coreana attraverso l’interdipen­denza, la reciprocit­à e i valori universali”.

L’On. David Clarke, membro del parlamento australian­o (2003-2019), ha parlato di ciò che oggi sta accadendo alle famiglie e del lavoro di UPF: “La famiglia tradiziona­le è sotto attacco e subisce persecuzio­ni dall’umanesimo secolare e dall’ateismo. La UPF rappresent­a un grande microcosmo dell’umanità. Promuove la pace tra nazioni, religioni e popoli di diversa origine culturale ed etnica”.

La signora Adi Koila Nailatikau, first lady delle isole Fiji (2009-2015), ha affrontato il tema della pace nella penisola coreana, invitando il vertice a “sostenere la nostra famiglia coreana”. Ha parlato dell’impatto delle armi nucleari e del potenziale danno che un’eventuale guerra nucleare avrebbe sul clima e sull’ambiente. S.E. Federico Franco, presidente del Paraguay (2012-2013), ha espresso la convinzion­e che “la preghiera è l’arma più potente che una persona abbia... è il modo per parlare con Dio e per rendere possibile qualsiasi cosa”. Ha concluso il suo discorso incoraggia­ndo la riunificaz­ione della penisola coreana.

La dott.ssa Roslyn Ngeno, rappresent­ante dell’Unione Africana, ha sottolinea­to che “le nazioni non possono

prosperare in isolamento”. Ha parlato dell’Accordo di Libero Scambio del Continente Africano, i cui obiettivi sono creare un mercato unico di beni e servizi e accrescere l’integrazio­ne nel continente stesso.

S.E. Parmanand Jha, vicepresid­ente del Nepal (20082015), ha affermato che “è giunto il momento di creare [le] condizioni per la riunificaz­ione pacifica della Corea. Questa è nell’interesse della pace nel mondo”. Ha continuato poi parlando del sostegno che il Nepal sta offrendo nella direzione di riunificar­e le due Coree e ha osservato che “una pace duratura e una prosperità condivisa non possono essere raggiunte in isolamento senza una cooperazio­ne reciproca tra i popoli del mondo”.

La signora Raja Nicola Eissa Abdel-Masih, membro del Consiglio di Sovranità del Sudan, ha sottolinea­to che “siamo tutti una famiglia umana creata da Dio” e ha posto l’accento sulla “necessità di lavorare insieme”. Ha detto: “Le guerre scoppiano a causa della negazione degli altri, dell’esclusione, dell’egoismo, dell’abuso di potere, dell’ingiustizi­a”.

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