International Association of Parliamentarians for Peace IAPP
L’On. Hilik Bar, membro della Knesset israeliana, ha dichiarato: “Questo forum ha un potere straordinario: non solo è capace di riuniure rappresentanti di 170 paesi, ma anche persone provenienti da paesi nemici. Non conosco nessun’altra organizzazione eccetto le Nazioni Unite che ha questo potere”.
L’Assemblea IAPP è stata presieduta dall’ex ministro del governo nepalese Ek Nath Dhakal e dall’ex parlamentare australiano David Clarke. L’On. Yoon Sang-hyun, membro dell’Assemblea Nazionale coreana, ha parlato delle sanzioni delle Nazioni Unite in risposta alle attività nucleari e missilistiche della Corea del Nord e ha espresso delle riserve sul tentativo del presidente sudcoreano
Moon Jae di mitigarle nella speranza di migliorare le relazioni tra le due Coree. L’On. Dan Burton, ex membro del Congresso degli Stati Uniti, ha sollevato cinque questioni, che ha definito pilastri di preoccupazione: 1. il pericolo che una Corea divisa pone per il resto del mondo; 2. la conservazione della libertà religiosa per tutte le persone; 3. la tutela della famiglia; 4.
la nostra unità contro il terrorismo; e 5. lo sviluppo economico sostenibile e il buon governo per una società duratura. L’On. Yoshinori Ohno, ex ministro della difesa giapponese, ha descritto “un potere molto più forte della diplomazia. Questo è il potere delle relazioni umane, un vero potere di pace”. L’On Elena Drapeko,
membro della Duma russa, ha dichiarato: “Trovare compromessi è lungo e complicato, ma è l’unico modo per trovare soluzioni... la solidarietà generale dovrebbe essere basata su valori tradizionali. Dobbiamo promuovere la cooperazione tra le culture”. L’On. Martin Ngoga, presidente dell’Assemblea Legislativa della Tanzania, ha chiesto “un rafforzamento dei legami tra le nazioni sulla base di principi comuni”, per risolvere le sfide nazionali del futuro. Altri parlamentari e ministri del governo sono intervenuti al Summit, in rappresentanza di Australia, Cambogia, Canada, Finlandia, Haiti, Moldavia, Niger, Palau, Sud Sudan, Svizzera, Tailandia, Tuvalu e Uzbekistan.