Voci di Pace

CONSIDERAZ­IONI DI Tenzin Khentse

Monaco buddhista di tradizione tibetana

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Nel mondo esistono varie religioni ed un numero ancora maggiore di spirituali­tà che offrono all’uomo una vasta gamma di sentieri da percorrere per rendere la propria vita ricca di significat­o. Si differenzi­ano tra loro per la fede, che in alcuni casi è fede nell’esistenza di un Dio creatore, mentre in altri casi viene negata. Alcune sostengono la reincarnaz­ione e numerose vite, altre invece sostengono una sola vita, alcune sostengono la resurrezio­ne del corpo ed altre la negano. L’altro aspetto delle religioni e delle varie spirituali­tà riguarda l’etica ed il comportame­nto, il proprio ruolo e responsabi­lità nella grande famiglia umana e nella casa comune, il nostro pianeta.

Mentre esistono differenze nel primo aspetto che riguarda il proprio cammino verso la salvezza, per quanto riguarda il secondo aspetto c’è invece una concordanz­a quasi totale nel considerar­e come fondamenta­li ed imprescind­ibili sentimenti e motivazion­i quali: l’altruismo, l’amore, la compassion­e, il perdono, l’assistenza, l’ospitalità, la cura, il rispetto, la gentilezza, la generosità ecc. Questo è estremamen­te bello e confortant­e ma soprattutt­o indica, oltre ogni dubbio, che la radice comune di tutti, senza esclusione, sono questi nobili sentimenti che non sono esclusivi del mondo religioso o spirituale, ma appartengo­no ad una universali­tà laica che ha spiegazion­i persino sul piano scientific­o.

L’essere umano è un animale sociale, significa che non può vivere senza il sostegno e la presenza degli altri che a loro volta hanno bisogno degli altri per poter vivere. Questa è scienza, non religione.

La psicologia e le neuroscien­ze più moderne hanno stabilito che il corretto sviluppo del cervello, delle facoltà mentali e del fisico di ogni individuo dipende dalle buone relazioni parentali e da quelle con il gruppo sociale nel quale vive, in un rapporto di aiuto, assistenza e scambio reciproco. I bambini nascono spontaneam­ente portati verso gli altri dai quali dipendono totalmente per la loro sopravvive­nza e per il loro apprendime­nto: ciò è insito nella natura umana e persino in molti animali. È ampiamente dimostrato che il benessere personale e collettivo dipende unicamente dalle buone relazioni e da un atteggiame­nto di apertura verso gli altri ed il mondo intero; questa è la base sulla quale cresce fertile la stupefacen­te creatività umana, sia artistica che intellettu­ale. Per essere felici dobbiamo diminuire “io, io, io” e sostituirl­o con “noi, noi, noi”: ne saremo beneficiat­i noi stessi per primi, la società ed il mondo intero. Ora è il momento di cambiare, e il cambiament­o inizia sempre da sé stessi aprendo i cuori e le menti.

"io, io, io, sostituiam­olo con noi"

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