VOGUE (Italy)

SPOTLIGHT ON. A new Colosseum, by Francesca Bottenghi.

A marzo si conclude la prima fase del restauro voluto da Tod’s. Pioniere e modello per una nuova generazion­e di mecenati

- by Francesca Bottenghi

Per Madame de Staël era «la più bella rovina di Roma». E quando ci si trova ai piedi dell’anfiteatro più grande del mondo con l’anima inebriata dalla sua magnificen­za, non si può che concordare con la definizion­e data dalla pioniera del Romanticis­mo. Simbolo dell’Urbe e dell’Italia intera, nonché secondo sito archeologi­co più visitato del pianeta (il primo è la Grande Muraglia), il Colosseo tornerà a mostrarsi in tutta la sua gloria, spogliato anche delle ultime impalcatur­e, all’inizio di marzo. A svelarlo è Diego Della Valle, presidente e amministra­tore delegato del Gruppo Tod’s, che con 25 milioni di euro ne sta sponsorizz­ando il restauro. «È un privilegio e un onore per me e la mia famiglia contribuir­e al recupero di un monumento così importante. Fra pochissimo sarà restituito ai cittadini, ma il nostro impegno non si esaurisce qui». La prima fase, che prevedeva la pulitura dei prospetti settentrio­nale e meridional­e, più la posa di nuove cancellate per il primo ordine di ar- cate, è giunta quasi al termine, ma sono in programma altri interventi ai sotterrane­i e agli ambulacri e la realizzazi­one di un centro servizi esterno. Alla fine dei lavori la superficie visitabile aumenterà del 25 per cento. La capitale si riappropri­a, quindi, di un altro gioiello riportato all’antico splendore grazie al sostegno dei privati, dopo che nel novembre scorso è toccato alla Fontana di Trevi, il cui restauro è stato finanziato da Fendi. Nella prossima primavera toccherà poi alla scalinata di Trinità dei Monti, risistemat­a con il contributo di Bulgari. «L’arte e la cultura sono le risorse su cui dobbiamo puntare per rilanciare la nostra economia», sostiene Della Valle, che ha aperto la strada agli imprendito­r i desiderosi di partecipar­e alla tutela del patrimonio nazionale. E sebbene quel l a di Tod’s sia un’operazione “colossale”, in molti possono seguire l’esempio, anche in piccolo: dal 2014, con l’entrata in vigore dell’Art bonus, i mecenati hanno diritto a un’agevolazio­ne fiscale del 65 per cento. Proprio grazie a questa misura, voluta dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschi­ni, nel 2015 sono stati raccolti 57 milioni di euro da circa 1.400 soggetti. «L’Italia è un paese meraviglio­so, bisogna parlare di ciò che funziona e di chi ogni giorno fa crescere la nostra reputazion­e nel mondo», conclude Della Valle. Lo sappiamo: la penisola è uno scrigno di bellezze e proteggend­ole contribuia­mo al successo del made in Italy. D’altronde, come diceva Stendhal, «la bellezza non è che una promessa di felicità».

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Sopra. “Colosseo 2” della fotografa Irene Kung (foto courtesy l’artista).

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