Post millennials. Young girls sempre più autonome e determinate. Libere. Anche nel look
Generazione Z. Zeta come l’omega. La chiusura di un cerchio. Il completamento di un ciclo iniziato tanti anni fa con i Baby Boomers prima, e gli X dopo. E poi, a distanza temporale assai ravvicinata dagli/le stracitati Millennials, ecco arrivare loro: Z o iGen. Giovani nel senso più autentico del termine. Non solo perché hanno vent’anni o giù di lì. Ma perché sono giovani alla vita, alla storia, al modo di vedere la realtà, aumentata e non. Nati/e alla fine degli anni 90 quando tutto era già in Rete – a partire dalle loro ecografie – hanno il digitale nel Dna e la spregiudicatezza di chi sa che la velocità è un valore. «Sono ironici, disincantati e autonomi», sostiene Paolo Ferri, professore di teoria e tecnica dei nuovi media all’università Bicocca di Milano (autore di “I nuovi bambini”, Bur). «Figli della crisi, si fidano poco degli adulti e sanno che devono/dovranno cavarsela da soli». E prosegue: «Avendo il digitale come parte integrante della loro identità, non si lasciano confondere dallo scarto tra reale e virtuale. Sono sgamati». E usano la Rete in modo inedito. Facebook, per dire, è roba da genitori. Come dire: antica. «Per loro esiste YouTube. E gli youtubers, le icone di riferimento. Diverse a seconda degli interessi: i ragazzi(ni) seguono “esperti” di sport e videogiochi. Le ragazze, di lifestyle e make-up». La beauty-guru del momento è CutiePieMarzia (al secolo, Marzia Bisognin, classe 1992), youtuber italiana più conosciuta al mondo con oltre 6 milioni di iscritti e più di 16 milioni di visualizzazioni al mese. I suoi tutorial di trucco (rigorosamente in inglese e sempre impeccabili) propongono look all’insegna di semplicità estrema e naturalezza. Perché il trend più diffuso tra le giovani (e meno giovani), a differenza di quello che si potrebbe pensare, è il nude. #SephoraNudeAction è, non a caso, l’hashtag dei live tutorial gratuiti promossi da Sephora nei suoi beauty bar (dal 15 febbraio al 31 marzo) per imparare in 15 minuti a realizzare il nude look ideale: glowy, glam o bronze. Chanel, dal canto suo, ha ampliato la sua gamma di poudre-manifesto di trasparenza e freschezza, Les Beiges, con un fondotinta fluido (Teint Belle Mine Naturelle) che, grazie a un pigmento minerale e a un mix di polveri soft focus, riflette la luce e sublima l’incarnato. Glow è la parola chiave. Così, Spring Glow è la collezione primavera chez Guerlain, Glowing Gardens quella di Dior ed Eclat Instantané di Clarins. Per lo skincare, invece, il discorso è un po’ diverso. Se le giovanissime sono meno interessate, le Millennials ne intuiscono l’importanza fondamentale. E dai brand cosmetici, di conseguenza, arrivano progetti ad hoc. Vedi Clarins che ha messo a punto una nuova Multi-Active pensata proprio per le prime rughe e la pelle stressata dalla vita ultradinamica. O Clinique che, con Pep-Start vuole rinfrescare lo sguardo segnato dai ritmi frenetici e dalle night out. L’industria beauty ha delineato uno stereotipo preciso delle Millennials: donne “multi-attive”, instancabili, sempre loggate, determinate, very self-confident. Da qui la domanda: come fanno a essere così intraprendenti e positive, se sono la generazione che, più di altre, sta subendo le conseguenze della recessione? «L’incertezza economica e l’orrore degli attentati risveglia la loro fragilità, ma allo stesso tempo, rafforza la coscienza di esistere», dice David Le Breton, professore di sociologia all’università di Strasburgo. E aggiunge: «Sono ragazze davvero dinamiche, felici, fiduciose. Vivono ad alta intensità, sotto l’egida dei consumi e della tecnologia. Con un grande controllo su loro stesse: dalla salute al peso, alla qualità dei prodotti». Sono anche molto attente all’immagine: in modo positivo o selfie-obsessed? «Se questa attenzione non diventa narcisistica, esprime la consapevolezza del proprio valore personale. Ed è una maniera per amare gli altri attraverso se stessi. Per andare d’accordo con il mondo, bisogna stare bene nella propria pelle». Strategico, a tale fine, un profumo young come ck2 di Calvin Klein, pensato per condividere, unire, liberare. Andando oltre le differenze. Di genere e non solo. #the2ofus.