L’amour et la nature
Bien-être couture per la pelle. Chez Chanel la formula di Sublimage si potenzia. Con le molecole effimere di una pianta magica
“«Ma che cosa vuol dire effimero?», ripeté il Piccolo Principe. «Vuol dire che è minacciato di scomparire in un tempo breve». «Il mio fiore è destinato a scomparire presto?». «Certamente»”. Dopo questa breve conversazione, il personaggio di Saint-Exupéry si rattrista per la sua adorata rosa e “per la prima volta si sentì pungere dal rammarico”. In queste parole è racchiuso tutto il significato, e la bellezza, del concetto di effimero. Ciò che non dura è prezioso. E ha bisogno di cure e attenzioni speciali. Quelle che Chanel ha dedicato alle nuove molecole estratte dalla vanilla planifolia, eccezionali come potere rigenerante, quanto fragili e delicate perché destinate a durare pochissimo. Denominate appunto Éphémères, sono il cuore della riformulazione di Sublimage, crema icona della maison che, a 10 anni dal suo debutto, è stata potenziata e resa ancora più rigenerante. Il merito va ai nuovi attivi in grado di stimolare la sintesi di un enzima responsabile della longevità dei fattori vitali. «Il primo problema è stato l’estrazione delle molecole nel preciso istante in cui sono presenti all’interno della pianta, in seguito quello di renderle stabili (“eterne”) al fine di sfruttare le loro proprie- tà. Grazie alle tecnologie di cui disponiamo, abbiamo saputo affrontare questa sfida», spiega Nicola Fuzzati, direttore della ricerca principi attivi. Ma la loro natura così fugace non rischia di rendere precaria la continuità produttiva? «Abbiamo creato una supply chain molto controllata che garantisca la quantità e la qualità dei baccelli raccolti, e che permetta quindi di soddisfare le nostre necessità preservandoci, per esempio, dai rischi meteorologici». Altra sfida riguarda il processo di impollinazione, eseguito rigorosamente a mano nelle coltivazioni in Madagascar. Un limite o un plus? «Non solo il fiore deve essere correttamente impollinato, ma è necessario che l’addetto scelga la giornata giusta: il fiore appassirà la notte seguente la fioritura. L’uomo procede un fiore dopo l’altro, durante il giorno in cui si schiudono: solo in questo modo è sicuro che la pianta produrrà i baccelli. Possiamo quindi dire che sì: l’intervento dell’uomo migliora lo sviluppo e il rendimento della vanilla». In sintesi: tecnologia avanzata e chimica verde si combinano all’amore per la natura e a un savoir-faire botanico antico. Voilà, la cosmetica couture chez Chanel. E la pelle ringrazia.