MASSIMO BONINI SHOWROOM: where the talent grows
L’accessorio è tutt’altro che ancillare all’abbigliamento nella definizione di un look. Lo sostiene Massimo Bonini, che dall’apertura delle prime attività di showroom in via Montenapoleone si è focalizzato su scarpe e borse. Fil rouge dell’evoluzione dell’attività è la cura a 360° dei brand che vi si affidano: le collezioni dei brand possono contare su due vetrine esclusive, ovvero gli showroom di Milano e New York, cui si aggiungerà presto Hong Kong; vi è poi il servizio di ufficio stampa integrato e, ultimamente, una rete di boutique esclusive nel Far East che assicura il dialogo con il cliente finale di un mercato importante. Il segreto della crescita esponenziale dell’azienda sta nella precisa vocazione al supporto dei designer di talento: sono centinaia, di conseguenza, le richieste di entrare a far parte della scuderia di Massimo Bonini che, grazie alle relazioni privilegiate con i principali produttori italiani, può anche assicurare ai piccoli numeri una produzione tempestiva e curata. Nel nome del Made in Italy: una delle prerogative delle mai- Chi seguirà le loro orme? Massimo Bonini ha scelto di accompagnare, in un progetto di tutoring, due talenti emergenti selezionati in collaborazione con Vogue Talents. Irma Cipolletta e Francesco d’Amico – la prima scelta per lo stile geometrico e le costruzioni innovative, il secondo selezionato per la cura maniacale del dettaglio – saranno guidati nel loro percorso di avvicinamento al mercato della moda: incontreranno il team di Massimo Bonini e riceveranno supporto e consiglio per rendere maturo il brand fino a poter entrare nella scuderia dello showroom, eventualmente, nelle prossime stagioni. son parte del network Massimo Bonini è, infatti, quella di dimostrare con ciascun accessorio quanto l’eccellenza nella produzione manifatturiera risieda nel nostro paese. Se le candidature per entrare a far parte del network sono costanti, altamente rigido è il processo di selezione: i designer devono dimostrare, innanzi tutto, di avere una “visione”, essere capaci di allinearsi con il mercato o di creare – con l’aiuto dello showroom – una nicchia nuova per le proprie creazioni. Servono, poi, una personalità coerente e una forte professionalità, come quelle che hanno dimostrato i nomi che hanno avuto fiducia in Massimo Bonini e che hanno visto, di conseguenza, crescere il loro successo nel mondo degli accessori:
Massimo Giorgetti con MSGM e Alessandro dell’Acqua con N°21, cui si aggiungono dalla stagione autunno/inverno 2016-17 Fausto Puglisi e Marco de Vincenzo. Accanto a loro, anche giovani shoe designer come Amina Muaddi di Oscar Tiye e Nicolò Beretta di Giannico e la bag designer Maria Sole Cecchi di Les Petits Joueurs.