c’era una volta un re,
La lana merino, che in epoca barocca veniva regalata ai sovrani europei, sublima nel filato più sottile al mondo. Con cui oggi LORO PIANA dà vita a un guardaroba completo, simbolo del lusso estremo.
Difficile immaginare un millesimo di millimetro. Molto più facile provarne l’effetto sulla pelle. Misura infatti appena dodici micron, ovvero dodici millesimi di millimetro, il filato “The Gift of Kings” – la lana più sottile e impalpabile al mondo, ancora più fine del cashmere –, utilizzato da Loro Piana per capi che aggiornano idealmente il concetto di lusso estremo in una chiave esperienziale, oltre che storica.
Il nome di questo filato si rifà a quello con cui la lana merino era chiamata in Europa nel XVIII secolo, ovvero quando i sovrani spagnoli la portarono in dono all’Elettore di Sassonia e alle dinastie regnanti di Francia, Inghilterra, Olanda. Questo recupero del suo valore simbolico – accresciuto dal fatto che la lana è la fibra naturale più antica conosciuta dall’uomo – rientra nell’attenzione all’heritage che caratterizza il brand italiano, votato all’eccellenza nella selezione delle materie prime e alla costante ricerca di elevati standard qualitativi. «Il vero lusso è da sempre collegato alla bellezza, al piacere che procura e alle difficoltà di reperimento di un prodotto», spiega l’amministratore delegato di Loro Piana, Fabio d’Angelantonio. «The Gift of Kings sembra una perfetta summa di tutto questo: ha una finezza ineguagliabile, viene dagli antipodi del mondo, ovvero la Nuova Zelanda e l’Australia, ed è disponibile in quantità estremamente limitate: circa tremila kg su 500 milioni di kg di lana prodotti localmente ogni anno».
La selezione di questo filato è frutto di un lungo e paziente lavoro: negli ultimi trent’anni Loro Piana ha di fatto sostenuto gli allevatori di pecore merino, incentivandoli a investire, ricercare e produrre lana sempre più fine in modo assolutamente sostenibile, perché il vero lusso non può essere disgiunto dal basso impatto ambientale. «Oggi abbiamo una collezione completa realizzata in The Gift of Kings, sia per l’uomo sia per la donna», continua d’Angelantonio. «Un risultato reso possibile dall’estrema versatilità del prodotto, che viene usato per realizzare ogni tipologia – giacche, cappotti, maglioni – in quantità però limitata, avendo a disposizione solo tremila kg di lana».
L’epitome del nuovo lusso, che coniuga heritage e sensibilità estetica contemporanea in linea con gli sviluppi del brand, è però il Tucker Coat, presente nella collezione P/E 18. «È un cappotto di gusto urbano, ovviamente realizzato in The Gift of Kings, che rappresenta al meglio tutte le caratteristiche di questa fibra capace di dare vita a tessuti dalla caduta fluida, ingualcibili, elastici e capaci di assecondare i movimenti del corpo». Rifacendosi proprio alle qualità del filato, durante l’ultima edizione di Art Basel Hong Kong Loro Piana ha creato un’installazione multisensoriale volta a ispirare i visitatori. «In passato abbiamo già collaborato con due importanti artiste internazionali, Sheila Hicks e Pae White, che amano lavorare con i nostri filati per realizzare le loro opere», precisa d’Angelantonio, fautore di mirate partnership culturali. «L’arte è sicuramente un veicolo prezioso per trasmettere la nostra eccellenza». E, verrebbe da aggiungere, per comunicare la cultura del marchio a un pubblico alto, ma avvezzo al sovraffollamento di proposte di qualità. Nella realtà contemporanea, in effetti, è sempre più importante alimentare un dialogo continuativo – fatto di eventi, storytelling ed esperienze coinvolgenti – con la generazione Z. Un brand come Loro Piana – simbolo, con la sua lunga storia, dell’eccellenza italiana nel mondo – ha la necessità di guardare al futuro. «La nostra sfida è quella di continuare a progettare grandi classici senza tempo», conclude d’Angelantonio. «Vogliamo disegnare il guardaroba di una donna contemporanea che non tralascia la ricchezza dei dettagli, la vivacità dei colori, le lunghezze, i volumi e le forme. Una donna più femminile, un uomo che traduce l’heritage in modo attuale, e per gli accessori un’offerta più ampia. Il nostro obiettivo, insomma, è quello di essere coerenti con la tradizione, “rinfrescando” lo stile dei prodotti e con un adeguato linguaggio in termini di comunicazione». •