I Nove Brand
Aleksandre Akhalkatsishvili
Approccio minimalista e tagli androgini. Sono queste le caratteristiche dello stile di Aleksandre Akhalkatsishvili, che, oltre a continuare a lavorare per il marchio di Tbilisi Matériel, ha lanciato una sua linea di womenswear. Dice di averlo fatto per essere più libero, e nella sua ultima collezione ha sperimentato con colori, tessuti e forme.
Archivio
Cecilia Federico e Rosita Giammarino sono partite dalla necessità di creare silhouette ibride che uniscono l’universo maschile e quello femminile. Il risultato è Archivio, un brand di total look made in Italy prodotto da realtà grandi e piccole capaci di combinare materiali preziosi e sartoria d’altissima qualità.
CF. Goldman
I capi di Chelsea Goldman sono stati definiti intelligenti, un po’ posh, ma al tempo stesso divertenti e pieni d’energia. La stilista americana, precisamente di New York, ha fatto del corsetto il pezzo forte di molti suoi outfit: spesso lo sistema sopra camicie o vestiti voluminosi per sviluppare un interessante contrasto di proporzioni.
Chloe Gosselin
Nelle collezioni dell’ex modella francese Chloe Gosselin confluiscono l’arte contemporanea, il design, la musica e l’amore per gli oggetti vintage. Le sue scarpe dall’allure senza tempo sono fatte a mano in Italia e hanno conquistato celebrities del calibro di Nicole Kidman, Gwyneth Paltrow e Kendall Jenner.
Germanier
Disco, acquatica e spaziale. Ma anche glamorous e sfacciatamente femminile. È così che si può descrivere l’estetica di Kévin Germanier, il talento svizzero che vuole cambiare il modo in cui pensiamo all’upcycling. Segno particolare dei suoi abiti coloratissimi sono le perline di scarto che ha recuperato a Hong Kong.
Grassi 10000
Anna Grassi si ispira al mondo delle divise da lavoro. Il suo progetto multidisciplinare Grassi 10000 ha, infatti, origine nell’azienda che la sua famiglia ha fondato nel 1925 per produrre workwear. E a guidare questa stilista italiana che disegna collezioni unisex sono tre principi: qualità, riciclo creativo e sostenibilità.
Huemn
Due sono le parole inglesi da cui deriva il nome del brand: “hue”, che significa colore, e “human”. Così come due sono i fondatori indiani: Pranav Mishra e Shyma Shetty. Influenzati sia da temi sociopolitici sia da conversazioni sul genere e l’identità, celebrano la diversità con outfit adatti alla vita di tutti i giorni.
Nathalie Ballout
L’obiettivo di Nathalie Ballout è creare capi lussuosi con materiali upcycled. Quello prediletto dalla designer metà svedese metà libanese è il denim, che viene trasformato in opere d’arte indossabili realizzate esclusivamente a mano e su misura. Tra le fan del suo marchio green c’è anche la cantante Dua Lipa.
Thebe Magugu
Maschile vs femminile, tradizionale vs sperimentale, oversized vs ristretto. Il brand di Thebe Magugu gioca sulle contrapposizioni per vestire una donna cosmopolita. Le collezioni disegnate da questo stilista che vive a Johannesburg mixano linee eleganti e innovative con motivi tipici del continente africano.