L’Intervista mettendoci la faccia, di Elisabetta Caprotti, foto di Giovanni Corabi
Dalle performance a petto nudo e tacchi a spillo allo smoking bianco dell’ultimo sofisticato video. Un anno di MÅNESKIN, senza timidezze.
Chi ha voluto vedere nei trasformismi da palco di Damiano David, frontman dei Måneskin, una versione riveduta e corretta del glamour anni Settanta, corredato da stati lisergici e sessualità psichedelica, dovrà trovare un’altra casella in cui sistemarli. Nel gender fluid del Terzo Millennio, questa band di teenager romani lanciati da X Factor, capaci di tenere saldamente la scena e fare sold out in meno di sei ore al primo tour, ha infatti la consapevolezza che per dare il massimo bisogna essere lucidi: «Non cadiamo nello stereotipo della rockstar alcolizzata e drogata. Il messaggio che vogliamo diffondere con la nostra musica è l’esaltazione dell’uomo tramite la propria libertà. La creatività viene da una mente sana. Allenata. Lucida. Il cervello è una macchina che deve avere gli ingranaggi a posto e la droga una zozzeria. Gli artisti che ne hanno fatto uso, come Amy Winehouse e il club dei 27, sono dei grandissimi con una sola nota stonata. Noi stiamo facendo una strada dove mettiamo cuore e anima, qualsiasi cosa ci ostacoli la evitiamo».
Questione di stile (e di look). Damiano si è mostrato con maglie a rete, tacchi a spillo e movenze da peep show londinese ma anche gipsy, insieme agli altri componenti della band, adorno di accessori, collane feticcio, gioielli. «A volte rubo a Victoria gli orecchini che lei non mette più». Ma nel nuovo video “Torna a casa”, ricco di atmosfere sognanti e stucchi barocchi, già cambia personaggio (La regia è affidata all’immaginario magico e fanciullesco del videomaker Giacomo Triglia, il set è Villa Arconati, alle porte di Milano). Garbato nel suo smoking bianco disegnato da Stella McCartney, Damiano, con i suoi 19 anni, è l’“anziano” del gruppo e l’autore dei testi; seguono Victoria, la bassista, mezza danese, a lei si deve il nome del gruppo, che significa “chiaro di luna”; Ethan, il batterista dall’estetica cherokee e nome straniero «solo perché mia mamma era in fissa con Ethan Hawke»; e Thomas, il chitarrista adolescente che fino al prossimo anno avrà bisogno degli speciali permessi per minorenni per lavorare nel mondo dello spettacolo.
Come nascono le vostre scelte di stile?
Damiano: Chiedi a Vic che è l’esperta. Suo papà è sempre vestito per bene, un precisino. Victoria: Be’, sì ci tiene, è il classico signore in completo e camicia su misura. Ma non ho copiato da lui. Negli anni ho attraversato periodi dark, punk, hippie. Quando abbiamo cominciato a suonare, poi, è lì che ci siamo influenzati a vicenda.
Dove acquistavate gli abiti all’inizio?
A Porta Portese: camicie tutte colorate, dalle fantasie bizzarre, un po’ rétro. Poi ci siamo passati un po’ di tutto. Thomas metteva le giacche di Damiano. Damiano le camicie di Ethan. Tutto è intercambiabile tra noi.
Ora invece avete una stylist personale.
Sì, ha imparato a conoscerci e su quattro cambi che porta tre li azzecca. Ma non siamo esperti di moda, e infatti le chiediamo sempre: di chi è questo o quell’altro capo? Che idea avete del gender fluid e dei diritti Lgbt?
La sessualità è parte di una persona, ognuno è libero di esprimersi senza paura fino a quando non rischia di limitare la libertà dell’altro.
Damiano, cos’è la bellezza?
Gli obiettivi rendono bella una persona. Lo spessore, la sensibilità, la correttezza, l’empatia. Dare amore ed emozioni positive agli altri è bellezza. Amore non in senso romantico, piuttosto quello familiare che provo per Vic, Ethan, Thomas, i miei amici, mio fratello, la mia gatta. Come e dove trovate la vostra creatività?
Siamo ultrastimolati in questo periodo. Stare in tour in luoghi diversi aiuta a buttare giù melodie nuove. Nel nostro lavoro la cosa più bella è lo scambio con le persone. Quando vedi qualcuno che ti guarda come se non gli sembrassi vero ti trasmette tanto. Diamo e riceviamo. Nel vostro ultimo disco c’è un nome che ricorre in quasi tutte le canzoni: “Marlena”.Chi è?
Marlena è la nostra idea di giovinezza. Gli abbiamo dato un corpo, un volto e una voce per renderla più potente. Noi viviamo tutto con il sorriso e con ingenuità, come se fossimo su una grande giostra sulla quale divertirci. E divertendoci vogliamo essere ricordati dalle persone per aver diffuso un messaggio positivo.
Damiano, sul palco ti emozioni?
Sto in una mia bolla. Mi piace esibirmi. Mi stacco dalla realtà ed è un momento molto personale. Sul palco si piange, si ride ed è pazzesco vedere altri che si emozionano per la stessa cosa, anche se non ci si è mai incontrati. •
Nella pagina accanto. Dall’alto in senso orario. Ethan: camicia in crêpe di seta. Thomas: monopetto in tela di lana con revers in raso di seta e camicia in crêpe de chine di seta. Damiano: doppiopetto gessato in tela di lana, camicia in popeline di cotone, cravatta di seta e spilla in metallo dorato con motivo corona. Victoria: doppiopetto gessato in tela di lana e camicia smoking in popeline di cotone. Tutto DOLCE&GABBANA. Styling Rebecca Baglini.