questioni di famiglia,
Nel ’75, con il suo primo negozio aperto a orario continuato, FRANCK PROVOST ha cambiato le regole del gioco. Oggi, con una nuova generazione e 500 saloni...
Qualche numero: nel 1975 apre il primo salone Franck Provost a Parigi. Nel 2014 il 500esimo (in Francia). A oggi il brand è il primo in Europa e conta 700 saloni in tutto il mondo, distribuiti in 30 paesi. Tutto grazie all’intuito di Franck, il fondatore, alla devozione della moglie, e agli impulsi manageriali dei figli, Fabien (oggi direttore artistico) e Olivia (direttore della comunicazione). Tutta la famiglia collabora a stretto contatto, unita oltre che da una visione comune e un’elevata professionalità, dall’amore per questo lavoro. «Mio padre non ha mai fatto pressioni», racconta Fabien. «Ho iniziato in un salone vicino Parigi come apprendista, dove ho fatto tutti gli step per imparare il mestiere: all’inizio piegavo gli asciugamani, poi sono passato al lavatesta, a poco a poco sono cresciuto e ho scoperto la bellezza e l’unicità di questo mestiere». Una storia, quella del brand Franck Provost, cresciuta attraverso i viaggi, i franchising, i red carpet, le collaborazioni con i magazine più prestigiosi. «Gli anni passano, tutto va rinfrescato ma non quello che siamo davvero, cioè il lusso accessibile, il servizio i per personalizzato e le tecniche all’avanguardia. Pensiamo tagli, stili e idee in modo che possano essere gestiti direttamente dalle nostre clienti. Sono finiti i tempi in cui il parrucchiere famoso dettava legge». Di segreti e gossip sulle star poco o nulla si riesce a carpire a Fabien, riservatissimo sull’argomento. Si sa che Romy Schneider e Alain Delon erano clienti fissi e che il biondo di Sharon Stone porta la firma di Franck. «Il momento più difficile della mia carriera fu quando papà mi mandò, al suo posto, a fare lo styling di Sharon Stone per un red carpet. Ero terrorizzato all’idea di pettinare una tale star, ma anche del giudizio di mio padre. Tutto filò liscio. Lei? Divina». •