Style/La Capsule un nuovo movimento, di Marta Galli
La moda va veloce: Tod’s risponde con il progetto FACTORY. Ogni due mesi una collaborazione d’autore. Si comincia con Alessandro Dell’Acqua. E tre colori.
Si richiama all’archetipo massimo della fucina artistica il progetto Tod’s Factory, nel nome e nell’intento. In azienda serbano un calendario di collaborazioni con diversi creativi, i più disparati. A cosa serve? «D’ora in poi ogni due mesi lanceremo prodotti innovativi e con una forte componente di creatività, sempre coerenti con il nostro dna», annuncia Diego Della Valle, nei giorni in cui arriva nei negozi la prima capsule della nuova epopea – trench, biker e abito in pelle, e otto modelli di calzature – affidata ad Alessandro Dell’Acqua. Che in un processo a togliere ha lavorato sui due codici, quello dell’azienda e il proprio, a partire dall’immediatezza di una palette di tre colori: «Il cuoio di Tod’s e i miei nero e cipria». Sintesi di “Dolce vita” e moderna praticità. «Racchiudo l’Italian style nei contrasti di pelle e velluto», racconta lo stilista, «nel gioco di maschile e femminile, nella rilettura del mocassino». Guardaroba essenziale e iniezione di coquetterie per il classico “gommino”, che si solleva su un tacco breve e sottile, adorno di fiocco. Visioni di glamour nonchalant create dalla sapienza manuale delle maestranze marchigiane (poco più di quarant’anni l’età media), a disposizione di tutti i designer che verranno. Il mondo corre, la moda deve correre di più. La formula di Tod’s Factory guarda oltre la consuetudine della stagionalità semestrale, per un volubile “nuovo consumatore”. •