The elegance of the table
Via libera alla personalizzazione di ogni particolare: la mise en place punta più che mai sulla totale autenticità
«I tavoli imperiali sono più scenografici, ma a volte è necessario prediligere quelli rotondi per questioni di spazio», racconta Cristina Di Giovanna, fondatrice dell’agenzia di wedding design ed event styling Le Jour du Oui. E continua: «Il tropical, tendenza forte delle ultime stagioni, si sta evolvendo verso un’estetica più essenziale, come l’allestimento che abbiamo realizzato per il matrimonio a Villa Durazzo, a Santa Margherita Ligure», (nelle foto composizioni di Profumo dei Fiori). Per quanto riguarda i colori, perfetto puntare sui naturali, sui terra abbinati all’oro o sulle tinte intense, come il porpora, il petrolio e, addirittura, il nero. Osare con sottopiatti decorati, da abbinare ai piatti classici. Massima cura per le tovaglie, che devono essere di qualità, preferibilmente di lino e che, negli allestimenti meno formali, possono anche essere sostituite da runner centrali. Ultima raccomandazione sui segnaposto, che il team di Le Jour du Oui preferisce siano calligrafati a mano oppure accompagnati da un oggetto-simbolo caro agli sposi.
Cristina Di Giovanna, founder of Le Jour du Oui, which styles events and weddings, says that while long tables make a big impact sometimes round tables are better to save space. She recommends natural colors, such as earth tones matched with gold and intense hues like purple, petroleum gray and even black. You can mix decorative plates with more classic tableware, but linens should be of the finest quality. Runners are fine for less formal affairs. Di Giovanna’s last tip has to do with place cards, which can feature calligraphy or a symbolic object of sentimental value to the newlyweds.