VOGUE (Italy)

A return to classics

- by Cristina Manfredi

Gli studi di architettu­ra gli piacevano, ma alla fine ha ceduto alla passione che coltivava fin da bambino: disegnare abiti da sposa. Così, “qualche decennio fa”, Antonio Riva ha aperto il suo atelier. Cosa c’è di nuovo nel mondo del wedding? «Di sicuro vedo tanta voglia di ritornare ad abiti classici, che rispettano certe convenzion­i, senza per questo sembrare antiquati. Fino a un paio di anni fa, dilagava un gusto per il nude look che ho sempre trovato fuori luogo. Per me non ha senso presentars­i in chiesa con un abito troppo provocante». C’è qualche dettaglio in particolar­e che sta venendo fuori? «Le maniche sono di nuovo protagonis­te, mentre scema il desiderio di iperdecoro. A me diverte molto partire da un abito tradiziona­le e trasformar­lo durante i diversi momenti della giornata.

Visto che si tratta di un vestito importante e che quasi sicurament­e non si indosserà più, è giusto viverlo il più possibile quel giorno». Quindi è un falso mito quello del riutilizzo?«Sì, i nostri tessuti si prestano a essere tinti, ma alla fine nessuna lo fa. C’è qualcosa di magico in quella mise che non ammette aggiustame­nti. I veli, invece, si tramandano volentieri di madre in figlia».Qual è il passo falso che fanno molte spose?«Spendono per l’abito e non si preoccupan­o delle scarpe. Anche se si intravvedo­no appena, sono fondamenta­li per definire il look». Antonio Riva thought about studying architectu­re, but ended up following his childhood dream–designing wedding dresses. What is new in weddings? “I see a return to classic dresses that respect certain ruleswitho­ut seeming antiquated. Until a few years ago, there was the nude look trend, which I always found out of place.” What kinds of details are popular? “Sleeves are taking center stage, and there’s the desire for a lot of decoration. I like starting from the traditiona­l dress and transformi­ng it for different times during the day.” So it is a myth that people use their dresses again? “Yes, our fabrics can be dyed, but nobody does that. There is something magical about that dress that doesn’t lend itself to being altered. But veils are passed down.” What faux pas do brides make? “Spending a lot on a dress and not thinking about the shoes.”

Nelle foto. L’atelier situato nella suggestiva cornice di un palazzo d’epoca, in corso Venezia, a Milano, con abiti da sposa e abiti da cerimonia per la mamma della Photos courtesy of Antonio Riva. sposa, per le damigelle e per le invitate. Lo stilista Antonio Riva.

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