VOGUE (Italy)

Winnie Harlow

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Passioni, piaceri, paure: confession­e d’autore liberament­e ispirata al questionar­io di Proust.

Il mio stato d’animo attuale. Felice. Leggo molto, mi aiuta a rilassarmi. Libro del momento: “Becoming” di Michelle Obama.

La mia evidente.

Si potrebbe dire che è la mia pelle, ma penso invece

caratteris­tica più che sia la mia schiettezz­a. Quello che vedi è quello che hai, sono molto diretta nelle mie opinioni.

Un mio difetto.

Devo lavorare sulla puntualità.

Un talento che vorrei avere. Da giovane ho studiato danza, vorrei essere diventata una ballerina.

La mia definizion­e di stile. Unicità.

Cosa significa la parola “inclusione” nella moda. Rappresent­are il mondo per quello che è, nella sua interezza. L’inclusione non dovrebbe mai essere un trend, ma la norma.

Il motto della mia vita. “Non lasciare che l’opinione degli altri conti più dell’opinione che hai di te stesso”.

Cosa ho imparato dal bullismo.

Ho imparato che molte persone ne fanno esperienza, e che è importante avere una forte autostima per non lasciarsi ferire.

La mia definizion­e di bellezza, oggi.

La bellezza è fiducia in se stessi, e sta anche negli occhi di chi guarda. Penso che i difetti rendano ogni persona bella e unica.

Cosa conta più di tutto nell’amicizia.

La lealtà. Ho una cerchia ristretta di amici intimi, farei qualsiasi cosa per loro.

Come mi piace passare tempo libero.

Amo fare trattament­i alla Soma Spa di New York. Sono anche un po’ dipendente dalle app, soprattutt­o TikTok, con cui faccio dei video molto divertenti.

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Le modelle che ammiro. Tutte le mie colleghe sono fonte d’ispirazion­e. Ma ammiro molto Naomi Campbell per la longevità della sua carriera, e Tyra Banks perché è una straordina­ria business woman.

Chi metteresti sulla copertina di Vogue Italia.

Me stessa, Yasmin Wijnaldum, Cindy Bruna, Adut Akech, Anok Yai, Duckie Thot, Dilone, Leomie Anderson e Maria Borges, per una “Black Girls Rock” cover! Facciamolo! •

Winnie Harlow (all’anagrafe Chantelle Brown-Young) è nata a Toronto nel 1994. A quattro anni le è stata diagnostic­ata la vitiligine. Lanciata da America’s Next Top Model nel 2014, è stata finalista come modella dell’anno agli ultimi British Fashion Awards.

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