VOGUE (Italy)

A Vogue’s Tale l’avvocato,

Ogni mese, una storia d’autore liberament­e ispirata all’immagine di copertina di Vogue.

- di Tayari Jones

Di mio padre sapevo ben poco, se non che era alto e intelligen­te. Non così brillante da impedirgli di comportars­i in modo normale, ma abbastanza da rendere infelici sé stesso e gli altri. Alla sua morte però ho scoperto che era anche molto ricco. A quanto pareva mi aveva lasciato un’eredità, forse un modo per scusarsi. L’avvocato che mi ha convocata era una donna, cosa che mi ha sorpreso nonostante io stessa fossi una prova vivente dell’ascesa femminile nei vari ambiti della società. A ogni modo mi aspettavo un maschio bianco vestito con un bell’abito di lana, e invece ad accoglierm­i c’era una donna nera con un’eccentrica camicetta di chiffon e la gonna e gli stivali leopardati. Al suo fianco, come se fosse un assistente, un cane della grandezza di un pony.

Aprendo la porta, si è tirata di lato per darmi modo di guardarla. I capelli erano stirati con la piastra, ma vicino alle tempie si piegavano in tanti riccioli ribelli come i miei. Come me, era alta e snella. Il viso, sì, era diverso: di forma ovale, mentre il mio era spigoloso. Comunque non c’era dubbio che fossimo sorelle. Gli occhi non mentono.

«Per te è stato un vero padre?».

«Sì, assolutame­nte». «C’è qualcun altro?». «Con gli uomini non è mai detto, ma per quanto mi è dato sapere siamo soltanto io, te, questo cane e una montagna di soldi». Si è accomodata nella sedia di pelle e ha allungato la mano per accarezzar­e la testa massiccia del cane. Per un bel po’ l’unico rumore nella stanza erano i suoi mugolii soddisfatt­i.

«Ovviamente», ha detto, «penserai di meritarti il suo patrimonio perché ti ha abbandonat­a». Ho annuito. «Comunque», ha proseguito, «essendoti stata risparmiat­a l’esperienza di essere sua figlia, la tua vita ci ha guadagnato moltissimo, a parte la rabbia che puoi aver covato in tutti questi anni».

Il cane si è alzato, ma appena mia sorella gli ha dato un ordine in una lingua che poteva essere spagnolo o portoghese, si è riseduto. «Sorella, hai capito?» mi ha chiesto.

Ho scosso la testa.

«Ho detto questo», ha scandito lentamente come se parlasse a un’idiota, «perché, avendolo conosciuto, mi sono guadagnata ogni centesimo». «E allora dovremo litigare per l’eredità?» ho mormorato.

«Solo se lo vuoi tu» mi ha risposto con un sospiro, per poi sorridermi scoprendo un incisivo aguzzo come il mio. •

 ?? ANOK YAI IN DOLCE&GABBANA PHOTOGRAPH­ED BY STEVEN KLEIN STYLED BY PATTI WILSON. ?? Camicia in organza di seta con volant stampa a pois laminati; gonna in charmeuse di seta, collant di lycra e tronchetti di jersey stretch stampa leopardo; orecchini con logo. Tutto DOLCE&GABBANA. Sulla pelle le note di rose rosse di The Only One 2 DOLCE&GABBANA. hair Garren using R+Co. make-up Diane Kendal @ Julian Watson Agency. manicure Honey @ Exposure NY. set design Andrea Stanley. on set Lola Production. Special thanks dog breeder Eio Danes.
ANOK YAI IN DOLCE&GABBANA PHOTOGRAPH­ED BY STEVEN KLEIN STYLED BY PATTI WILSON. Camicia in organza di seta con volant stampa a pois laminati; gonna in charmeuse di seta, collant di lycra e tronchetti di jersey stretch stampa leopardo; orecchini con logo. Tutto DOLCE&GABBANA. Sulla pelle le note di rose rosse di The Only One 2 DOLCE&GABBANA. hair Garren using R+Co. make-up Diane Kendal @ Julian Watson Agency. manicure Honey @ Exposure NY. set design Andrea Stanley. on set Lola Production. Special thanks dog breeder Eio Danes.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy