Vogue Talents 10th Anniversary di sana e robusta costituzione,
Il Sudafrica oggi, i suoi valori e i suoi colori, raccontati da THEBE MAGUGU. Che valorizza creatività e artigianalità del suo Paese attraverso contrapposizioni e contrasti.
«Ho fatto tutti i miei passi nel mondo della moda con le ginocchia tremanti. È una sensazione che provo spesso davanti a scelte fondamentali, ma mi aiuta a non avere rimpianti». Così racconta il suo percorso il sudafricano Thebe Magugu, 25 anni, finalista dell’LVMH Prize for Young Fashion Designers, scoperto da Vogue Talents nel 2017. Oggi il suo “Faux Ostrich Coat”, un trench sartoriale in pelle sintetica effetto struzzo, è entrato a far parte della raccolta permanente del FIT di New York, dopo essere stato esposto alla mostra “Pink: The History of a Punk, Pretty, Powerful Color”. Magugu celebra le donne, la forza femminile e la nuova vague del suo Paese, «che oggi ha una costituzione tra le più progressiste, e una nuova generazione di giovani creativi». Influenzato dalla realtà multisfaccettata del Sudafrica, con le sue 12 lingue ufficiali, le relative comunità e sottoculture, fonde il rigore di costruzioni sartoriali con inserti décontracté, colori polverosi assimilati dalla terra con scintillanti palette floreali, texture classiche inglesi con pattern rubati alla street art africana: «I miei abiti sono audaci e colorati ma al tempo stesso hanno caratteristiche funzionali e minimali. Il mio lavoro si basa su contrapposizioni e contrasti, prediligo mixare filati naturali con tessuti tecnici». Tutte le sue collezioni prendono il nome da soggetti universitari: l’ultima per esempio si chiama “African Studies”. Del resto Thebe Magugu firma anche un magazine, “Faculty Press”, dove, dice, «voglio raccontare il Sudafrica contemporaneo, per questo ho dedicato la prima copertina al duo di artisti queer Faka, che hanno firmato la colonna sonora delle sfilate di Versace e Teflar». •