Il Libro io, secondo loro,
Disegnata da Grace Coddington, raccontata da Sofia Coppola: esce la storia di MARC JACOBS, vista da chi l’ha conosciuto nel 1993, quando...
«Qui mi vedete nel mio abito Comme des Garçons preferito, color Bubble gum e Neville sulla spalla». Marc Jacobs si osserva nella cover della sua prima monografia, una graphic novel in collaborazione con le due amiche di sempre, Grace Coddington, che disegna i look di 51 collezioni a partire dal 1993, e Sofia Coppola, che ripercorre lo stile del 56enne fashion designer americano. «Avevo 22 anni», racconta la regista «e ricordo il brivido quando arrivò la scatola con il mio primo ordine della collezione “Grunge” di Marc. Fu il primo stilista che sentii dalla parte della mia generazione, faceva i vestiti per noi». Il libro, non a caso, comincia proprio da quella rivoluzionaria e controversa collezione del ’93 in cui Jacobs, direttore creativo di Perry Ellis, trasla dalla musica punk-rock un nuovo mood. Il risultato è un licenziamento in tronco, dopo che il “New York Times” descrive gli outfit come “assemblati a occhi chiusi in una stanza molto buia”. «Mentre disegnavo ascoltavo i Sonic Youth e i Nirvana, guardavo le foto di Corinne Day, Juergen Teller e David Sims, mi facevo guidare dall’istinto», ricorda Jacobs «ma l’ispirazione me la diede una camicia di flanella scozzese che comprai a Venezia per 2 dollari». Negli anni a seguire, con la sua etichetta, arrivano gli abiti pastello ispirati ai macarons, lo scatto di Tellers mentre Jacobs sculaccia la Coppola in slip dress, la banda di ottoni della Pennsylvania che suona “Smell Like Teen Spirit” sul catwalk, la collaborazione con Vuitton, la passerella dark di Lady Gaga. Lo scorso autunno Jacobs riporta in scena gli stessi outfit creati un tempo per Ellis con “Redux Grunge Collection 1993/2018”; tra stampe acide, abitini leggeri e berretti di maglia ritrova lo spirito cool dei ’90. Stavolta però la firma è una sola.•