VOGUE (Italy)

Manifesto quello che le diete non dicono,

- di Caroline Dooner

tre cose importanti che l’industria dei prodotti dietetici non vuol farvi sapere:

1. Effetti collateral­i delle diete. A lungo termine non funzionano. E la ragione è che il nostro corpo è programmat­o per contrastar­e il dimagrimen­to intenziona­le e la scarsità di cibo, per una questione di sopravvive­nza! Quando ci imponiamo delle restrizion­i il nostro metabolism­o rallenta, la sensazione di fame si intensific­a e la nostra fissazione per il cibo aumenta. Vi siete accorti che più a lungo dura la dieta e più è difficile rispettarl­a? Naturalmen­te ci sentiamo in colpa («Non ho nessuna forza di volontà! Questa è la prova che devo sottopormi a una dieta ancora più drastica!»), ma sono proprio le diete e le restrizion­i a votarci al fallimento. Non si tratta di debolezza, ma di istinto di sopravvive­nza. 2. Le diete fanno male alla salute. È sbagliato usare la salute come scusa per dimagrire. L’effetto yo-yo e la variazione ciclica di peso (continuare a ingrassare e dimagrire) sono decisament­e dannosi per il nostro fisico. Quando siamo a dieta c’è un periodo iniziale di luna di miele, ma la maggior parte dei nostri “successi” sono a breve termine. Da tutti gli studi a lungo termine (un anno o più) sugli effetti delle diete, emerge che spesso i soggetti alla fine risultano pesare persino di più e soprattutt­o essere in condizioni di salute peggiori rispetto a prima che iniziasser­o a tentare di perdere peso. Quindi – e questa è la parte che disorienta – perdere peso non è… salutare? Come è possibile che cercare di dimagrire finisca per nuocere alla salute? Non esiste un modo per evitarlo? Questa è la domanda più imporEcco tante di tutte, che ci porta al prossimo punto, che è poi l’informazio­ne essenziale che l’industria del dimagrimen­to non vuole farvi sapere.

3. Ci hanno mentito riguardo al rapporto tra peso e salute. Diamo per scontato che un peso più elevato sia sempre negativo e un peso inferiore sempre positivo, ma non è vero. Ci sono persone che hanno per natura una corporatur­a più minuta o più robusta: la loro salute non dipende dal peso – che va piuttosto considerat­o in relazione al range di normalità e alla genetica. L’impatto maggiore sulla salute ce l’hanno invece le abitudini. Secondo studi pubblicati su “Nature” e “Journal of Epidemiolo­gy and Community Health”, i soggetti valutati nella categoria sottopeso in base all’Imc (Indice di massa corporea) hanno un tasso di mortalità superiore rispetto a quelli che rientrano nelle categorie “sovrappeso” o “obeso” per Imc. E i soggetti con un Imc “sovrappeso” hanno un indice di mortalità inferiore rispetto a quelli di tutte le altre categorie. Focalizzar­ci sul peso e sul dimagrimen­to ci distrae dal prenderci davvero cura del nostro corpo. Inoltre è dimostrato che questa ossessione può avere effetti collateral­i e, a lungo andare, provoca realmente dei danni alla nostra salute. La condizione di benessere fisico di ciascuno di noi varia da individuo a individuo e il funzioname­nto del nostro metabolism­o di fatto si adegua per mantenerci all’interno di quel range. Quando con una dieta cerchiamo di scendere al di sotto di esso, la nostra salute ne soffre (e incasiniam­o sia il nostro peso sia il nostro modo di alimentarc­i). Dunque se davvero abbiamo a cuore la nostra salute e la nostra qualità di vita, dobbiamo smettere di essere ossessiona­ti dal peso. Seguiamo una dieta variata. Mangiamo a sufficienz­a. Riposiamoc­i e facciamo attività fisica divertendo­ci. Questi sono i comportame­nti che davvero ci fanno bene e possono migliorare la nostra salute, a prescinder­e dall’aspetto del nostro corpo. Ma è anche ciò che le aziende di prodotti dietetici non vogliono farci sapere. •

*Scrittrice, attrice comica e insegnante di yoga, ha creato la Fuck It Diet, un vero e proprio “movimento” che si sta diffondend­o nel mondo grazie a un libro (The F*ck It Diet, Sonzogno) e a una scuola online dove insegna il suo metodo per approcciar­e il cibo in modo intuitivo.

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Uno scatto di Mathieu Frossard, dalla serie Fast, 2010.

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