Dimmi La Verità
Ambientalismo. Violenza. Inquinamento. La poesia impegnata scopre Instagram. E anche gli stilisti provano a mettere l’attivismo in versi.
Attivismo e poesia. Un connubio antico come la poesia stessa e che ha registrato ultimamente una crescita straordinaria – prima con i millennials e poi con la generazione Z. Forse per via dell’inesauribile potenziale di connessione dei social, la poesia è diventata lo strumento preferito per diffondere un messaggio di cambiamento sociale e politico tra un pubblico altrimenti irraggiungibile.
Un numero crescente di giovani poeti diventati famosi online ora anima serate mainstream di spoken words. In Italia è nata Slam Factory, la prima agenzia che si occupa esclusivamente della gestione di poeti orali. E l’8 giugno scorso un poetry slam – ovvero una competizione in cui i poeti recitano i loro versi – ha debuttato in tv, in prima serata. A Londra il ventiseienne Wilson Oryema, passato dalle sfilate di Margiela alla poesia impegnata su temi come ambientalismo e inquinamento, ha aperto con i suoi versi la passerella della collezione P/E 2020 di Charles Jeffrey. E Maria Grazia Chiuri ha dato spazio alla poesia visiva di Tomaso Binga nella sfilata Dior A/I 2019-20.
È un segno dei tempi. L’accessibilità e l’inclusività forniti da Instagram alla poesia e all’attivismo hanno permesso al mondo letterario di portare questa forma d’arte fuori dalla sua nicchia chiusa verso un pubblico più ampio e curioso.
Un altro esempio viene dal Canada, dove vive Mustafa Ahmed, conosciuto come Mustafa The Poet. Il ventiduenne attivista e poeta da tempo usa Instagram (dove ha 95.000 followers) come piattaforma per lanciare un messaggio di consapevolezza sulla guerra in Siria, sulla violenza e le armi, sui dolori dell’amore. «La scrittura è una questione di sopravvivenza per me», dichiara. «E per quanto possa risultare pesante non mi è mai interessata tanto la forma quanto la possibilità di portare delle verità che diventino strumenti di guarigione per me e per la mia comunità». L’opera di Mustafa aspira a elevare la comunità di Toronto, in cui è nato, attraverso un messaggio di empowerment rivolto ai giovani delle zone più disagiate. E le sue poesie, intrise di un sentimento vulnerabilità e pubblicate solo live su Instagram, sono state scelte da Pierpaolo Piccioli per la collezione A/I 2019-20 di Valentino e ricamate su cappotti e maglieria. «Un altro modo, non convenzionale, per far germogliare la mia scrittura», spiega Mustafa. «Voglio continuare a cercare strade diverse per raggiungere le persone attraverso le parole».
Moda, ma non solo. Grazie alla collaborazione con star della musica come Sampha, vincitore del Mercury Prize, The Weeknd e Drake, Mustafa sta portando i suoi versi profetici anche nel mondo delle sette note. «Non è liberatorio come scrivere senza una struttura, ma mi dà l’opportunità di vedere le mie parole prendere vita in una nuova forma. Ho avuto il privilegio di imparare dai migliori produttori e songwriters del mondo, e questa conoscenza, insieme alla mia storia, magari porterà a un esordio speciale... InshaAllah». _