Ognuna A Proprio Agio
Capire cosa piace davvero alle donne. Aiutarle a difendere l’ambiente, e soprattutto sentirsi bene con se stesse: sempre. Ecco il futuro del mercato beauty secondo il Ceo di Kiko Cosmetics.
Non esce di casa senza mascara. Lei, come la maggior parte delle donne nel mondo. Solo che la lei in questione, di mascara ne ha a disposizione almeno 35 tipi diversi, senza contare i colori. Cristina Scocchia, infatti, è il Ceo di Kiko Cosmetics e per lei il make-up è una passione, ma anche – soprattutto – un lavoro. Gestisce 7.700 dipendenti, 920 negozi monomarca e un cana
le di e-commerce attivo in 30 paesi. Precedentemente aveva rivestito lo stesso ruolo per una grande multinazionale, sempre del mondo beauty. La incontriamo nei suoi uffici nel cuore di Milano. Ha occhi sorridenti e toni pacati, ma si intuisce dall’energia della sua stretta di mano che ha la verve di chi è abituata a prendere decisioni.
Viene subito da chiederle se, secondo lei, l’industria cosmetica sia un mondo dove ormai le donne riescono a raggiungere posizioni di prestigio al pari degli uomini.
Ottenere dei ruoli di responsabilità è difficile per tutti. Servono passione, determinazione, impegno e tanta resilienza. Se è vero, però, che il talento è equamente distribuito la possibilità di dimostrarlo non lo è altrettanto. Questo non deve portare ad autoescluderci: se hai un sogno ci devi provare, ti devi mettere in gioco, devi dare il massimo senza mai scendere a compromessi. Cosa potrebbe far cambiare la situazione? Tre strategie: una migliore distribuzione delle responsabilità all’interno della famiglia, più welfare e delle politiche aziendali che consentano il bilanciamento tra carriera e famiglia. Politiche, però, che dovrebbero riguardare sia gli uomini che le donne. Altrimenti rafforziamo il messaggio che spetti solo a noi occuparci della famiglia. Parliamo di ambiente. Con la linea Green Me avete manifestato sensibilità verso le tematiche ecologiche. Avete in programma di espanderlo a tutto il mondo Kiko?
Teniamo molto al rispetto all’ambiente. E stiamo lavorando su diversi fronti: ridurre la produzione di pack in plastica sostituendola con la bioplastica realizzata da riso e mais destinati al macero. Stiamo cercando di utilizzare sempre di più vernici ad acqua, decisamente meno inquinanti. Infine stiamo lavorando sui pack secondari per trovare soluzioni più ecosostenibili da smaltire nella filiera dei compostabili. Nel nostro piccolo, vogliamo essere all’avanguardia.
“Piccolo”, non direi: 595 milioni di euro di fatturato netto nel 2018.
L’obiettivo è diventare un brand sempre più globale, continuando a investire in tutto l’Oriente, Middle e Far East, e nell’e-commerce.
Kiko è un brand principalmente di make-up: quanto è cambiato il suo rapporto con il trucco?
Molto. Perché il mio ruolo impone che mi debba chiedere non solo cosa piace a me, ma cosa piace a tutte le donne, e ovunque nel mondo. Personalmente adoro un make-up naturale: il classico “c’è ma non si vede”.
È quindi molto aggiornata sulle tendenze: anticipazioni?
I trend in evoluzione sono due. Del primo, ne abbiamo già parlato, è la sostenibilità, l’organico, il naturale, il clean. Il secondo, la self-expression: liberare la propria creatività senza limiti di genere, età, colore. Ecco perché offriamo un assortimento il più ampio possibile: per essere inclusivi. Ognuno, entrando nei nostri store, deve sentirsi a proprio agio.
Bestseller?
Rossetti e mascara. Come colori: mattone e mauve per le labbra. Metallici per gli occhi.
Kiko è una case history: in poco più di 20 anni è passata da uno store a 920. Qual è la sua forza?
L’italianità, un elevato livello di qualità e il prezzo accessibile. Il primo, forse, è il più speciale: abbiamo un concetto di bellezza intrinsecamente italiano che è un fattore differenziante e anche un vantaggio competitivo.
E come riuscite a mantenere prezzi così democratici nonostante la qualità? Risparmiando sul marketing. Parliamo di investimenti fino a 10 volte inferiori rispetto ad altri. A cosa serve davvero il make-up?
Si pensa sia tutta superficialità e nessun contenuto, ma non è così. È un’iniezione di self-confidence che aiuta sempre. Anche in momenti drammatici della vita. Per questo collaboriamo da anni con La forza e il sorriso offrendo la nostra consulenza nei laboratori gratuiti per le donne in chemioterapia.
Ultima domanda: prodotto preferito?
Matita occhi e, ovviamente, mascara. __________