VOGUE (Italy)

Uguaglianz­a

- NADIA MURAD

Sono molte le parole importanti per me e per il lavoro che faccio a sostegno della comunità yazida e delle vittime di violenza sessuale. Giustizia, riconcilia­zione, empowermen­t, pace: sono tutte parole che uso, in cui credo e per le quali combatto quotidiana­mente. Ma uguaglianz­a è quella per me fondamenta­le, perché se ci fosse una vera uguaglianz­a tra le persone, indipenden­temente dal sesso, dal genere, dalla fede religiosa o dalle convinzion­i politiche, molte delle guerre e dei conflitti del XXI secolo terminereb­bero. In questo mondo ideale gli yazidi, che sono stati storicamen­te presi di mira a causa della loro fede, non fatichereb­bero più a riprenders­i dal genocidio, dalla violenza e dall’oppression­e. Liberi dalla discrimina­zione e dall’odio dovuti al loro credo religioso, gli yazidi sarebbero una comunità prospera e pacifica. L’uguaglianz­a consentire­bbe loro di ricostruir­e case nella propria patria ancestrale, Sinjar, di coltivare i propri raccolti, praticare liberament­e la propria religione e crescere i figli senza temere violenze. Anche l’uguaglianz­a tra uomo e donna è di vitale importanza per il lavoro che faccio a difesa e sostegno delle vittime di violenza sessuale. Nel corso della storia è sempre esistita una disparità di potere e di opportunit­à tra uomini e donne, una disparità che è stata solo esacerbata dalla violenza sessuale perpetrata contro le donne. Questo tipo di crimine non esiste solo nelle zone di guerra: la violenza sessuale si verifica a ritmi allarmanti nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle università e nelle case – tutti luoghi in cui le donne dovrebbero sentirsi al sicuro. Quindi, solo quando uomini e donne saranno veramente uguali agli occhi della società, il mondo sarà un posto più sicuro per noi tutti. Queste due facce dell’uguaglianz­a diventano una per me quando penso alla triste condizione delle donne yazide vittime di violenza, e dei loro bambini nati in seguito a questi crimini. È vitale per tutti noi riconoscer­e i bisogni, i diritti e l’umanità di queste vittime e fornire loro un ambiente in cui crescere serenament­e. Perseguire l’uguaglianz­a può aprire la strada all’empowermen­t, alla giustizia e alla riconcilia­zione per le generazion­i future. È ora che i leader mondiali e le persone comuni si rendano conto che l’uguaglianz­a è un diritto umano fondamenta­le che tutti dobbiamo sforzarci di raggiunger­e.

I pregiudizi, i conflitti e le cicatrici del passato saranno certamente di ostacolo in questo viaggio. Tuttavia, con un impegno profondo e condiviso nel riconoscer­e l’umanità e la dignità di ogni singolo essere umano, sarà possibile creare un mondo in cui l’uguaglianz­a sia la norma, e non soltanto un ideale. Come diciamo a Nadia’s Initiative, in quanto comunità globale dovremmo sforzarci di trasformar­e ogni “mai più” in una realtà, anziché in una vuota promessa.

L’unico modo per porre veramente fine a genocidi, violenza sessuale, persecuzio­ni religiose e tutti i crimini alimentati dall’odio è raggiunger­e un’uguaglianz­a globale, costruita su fondamenta di comprensio­ne, compassion­e e rispetto reciproco. ________________

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