VOGUE (Italy)

One Last Thing

Il 19 luglio scompare Rutger Hauer. Pochi giorni dopo, il fotografo Alan Gelati porta a Vogue Italia un ritratto, forse l’ultimo scattato dal grande attore. E con la foto arriva una storia. Questa.

- foto di ALAN GELATI

Dalle cassette del ghiaccio, i pesci cominciava­no a emanare un odore insopporta­bile. Nel seminterra­to ci saranno stati 30 gradi, complici le luci con cui avevamo allestito il set nell’albergo démodé che Rutger Hauer ci aveva indicato, in campagna a un’ora e mezzo da Amsterdam. L’immagine che avevo di lui era quella di Etienne Navarre in Ladyhawke, ruolo che ottenne dopo la consacrazi­one di Blade Runner. Ma quando arrivò, eleganteme­nte vestito con un Panama in testa, dovetti fare i conti con la realtà. Era un uomo già anziano, dallo sguardo chiaro e i movimenti lenti. Strinse la mano senza dire il suo nome e si chiuse in una riservata gentilezza anche quando cominciai a scattare e gli chiesi di togliersi la camicia, cosa che fece senza protestare. Il ritratto era destinato a una serie per la charity Fishlove – che combatte pratiche di pesca non sostenibil­i – e lo invitai a scegliere un animale dalla ghiacciaia di bestie inerti. Optò per l’anguilla. Hauer non era solo un grande attore ma un convinto attivista, ed era lì quel pomeriggio bollente – un anno fa – perché teneva alla causa. Ma per me si trattava di scattare un’immagine memorabile. Cominciai a correggere le pose e a posizionar­e l’anguilla. Non si mostrò collaborat­ivo: «Voglio scattare un ritratto che resti!», sbottai. E lui, con calma zen replicò: «Quando si muore non rimane niente». Oggi mi domando se credesse alle sue parole – così simili a quelle che lo hanno consegnato alla storia del cinema nel monologo del replicante. Quando gli misi l’anguilla lungo il braccio, disse: «Somiglia a qualcosa che ho dentro e che sta uscendo fuori». Mi rendo conto solo ora di quanto quel commento sia stato profetico. Finito lo shooting, lo lasciammo sotto l’ombrellone accanto alla piscina dell’albergo. Sembrava non avere alcuna fretta.

 ??  ?? Rutger Hauer, nato nei Paesi Bassi nel 1944, oltre al replicante di “Blade Runner”, è stato il killer misterioso di “The Hitcher” e il vagabondo alcolizzat­o de “La leggenda del santo bevitore”.
Rutger Hauer, nato nei Paesi Bassi nel 1944, oltre al replicante di “Blade Runner”, è stato il killer misterioso di “The Hitcher” e il vagabondo alcolizzat­o de “La leggenda del santo bevitore”.

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