VOGUE (Italy)

Photo Vogue

Un racconto d’amore, liberament­e ispirato allo scatto “Jamie and Liz” di Stella Asia Consonni.

- GIOVANNI MONTANARO

Mi dici che non hai paura di niente, ma non è vero. Forse, non avevi paura di niente prima di conoscermi. Una pasticceri­a, di quelle dove non sarei mai entrata, tovaglie con i bordi rosa, troppa luce, vecchie signore che mi guardano male. C’eri seduto tu e non ti avevo mai visto, pensavo non fossi di queste parti. Eri come me. Un altro cane in mezzo alle volpi, un’altra mosca in mezzo alle api. Mi sono seduta vicino, ma tu ascoltavi la musica a occhi chiusi, due cuffie nere. Ho dovuto ordinare la tua stessa torta, per farmi notare, ma non mi hai notato, e allora ti ho chiesto: «Che cosa stai ascoltando?». «Una mia canzone». Vuoi fare il musicista e lavori allo stadio, qualche volta. Io dipingo e faccio la commessa. Ho ascoltato il tuo pezzo, non mi è piaciuto ma ti ho detto una bugia e ci è piaciuto chiacchier­are, e così ti ho chiesto: «Cosa ti fa paura?». «Niente». Io guardavo il tuo tatuaggio sul braccio, quel lucchetto che non era per me, e non era per me neanche l’anello che avevi al dito. Non mi importava. Ci siamo baciati, due mesi fa, e da allora nessuno ha ascoltato il tuo pezzo su YouTube, e io non ho mai finito un quadro. Stanotte non dovevo venire da te, ma ci sono venuta. Non dovevo nemmeno fermarmi a dormire, ma faceva molto caldo. Ti vergogni di dove vivi. «Perché ti fai tutti questi tatuaggi?». «Tu?». «Non lo so». «Neanch’io. Alcuni sono brutti». Ti ho chiesto di fare una doccia, ma da te c’è solo la vasca. Allora ti ho chiesto di seguirmi. È piccola, stiamo scomodi, davvero, soprattutt­o io: tu sei come tutti gli uomini, alla fine prendi comunque il tuo spazio. Ti sei addormenta­to, o forse no, non capisco ancora quando fingi. Non te lo posso dire, ancora, ma mi piacerebbe che tu avessi paura ogni tanto, ma non per te, per me. Che mi succeda qualcosa, che nella vita non riesca a finire un quadro. La luce del bagno è troppo forte, ma non ho voglia di alzarmi e spegnerla; è la prima volta che ti vedo nudo così. I tuoi tatuaggi sono molto simili ai miei; forse li abbiamo fatti nello stesso posto. ______

 ??  ?? selezione a cura di ALESSIA GLAVIANO “Jamie and Liz” è parte della serie “Love Me”, che esplora l’amore in un momento storico in cui sembra prevalere l’odio. Stella Asia Consonni è iscritta a PhotoVogue, la piattaform­a fotografic­a di Vogue.it curata dai photo editor di Vogue Italia che dall’aprile del 2011 è aperta a tutti i generi, dal reportage allo still life, dalla moda all’architettu­ra, e che conta oggi oltre 180mila fotografi provenient­i da ogni parte del mondo.
selezione a cura di ALESSIA GLAVIANO “Jamie and Liz” è parte della serie “Love Me”, che esplora l’amore in un momento storico in cui sembra prevalere l’odio. Stella Asia Consonni è iscritta a PhotoVogue, la piattaform­a fotografic­a di Vogue.it curata dai photo editor di Vogue Italia che dall’aprile del 2011 è aperta a tutti i generi, dal reportage allo still life, dalla moda all’architettu­ra, e che conta oggi oltre 180mila fotografi provenient­i da ogni parte del mondo.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy