Colpo Di Forbice
Costruzione haute couture e spirito gioioso: la nuova capsule di Giambattista Valli per H&M, pensata per “donne appagate e libere”, è ultrafemminile. Eppure gli uomini…
Giambattista Valli firma la nuova collaborazione H&M con una collezione fedele al suo dna e con qualche novità: «Ora tocca ai maschi pescare un capo dal guardaroba delle ragazze!». Rewind alla fatidica chiamata di Ann-Sophie Johansson, la creative advisor del gruppo svedese: qual è stata la sua prima reazione? «Nell’ordine sorpresa, orgoglio, gioia! Felice di portare il mio messaggio estetico a un pubblico più vasto». L’annuncio della collaborazione, avvenuto con la presentazione in anteprima di alcuni abiti al Festival di Cannes, ha generato oltre 650 milioni di post sui social: «Non pensavo di avere una notorietà così trasversale e globale». Cosa ci racconta questa collezione? «Me stesso nel modo più autentico e onesto. Dentro ci sono il mio dna, il colpo di forbice, le silhouettes, la costruzione haute couture, la qualità, lo spirito happy time. È stato come esplorare il mio lavoro attraverso lo sguardo di un altro». Il risultato è fresco, gioioso, femminile: abiti lunghi di tulle, minicardigan con ruches, ma anche la felpa con cappuccio: «Nel guardaroba di una donna ci sono sempre un abito a fiori e uno rosso… non disegno per una figura fantasmée, immaginaria, penso alle donne intorno a me, appagate, realizzate e libere. Non ossessionate dalla moda ma libere, appunto, di interpretarla». Valli ha disegnato anche la linea uomo, una prima per lui: «Un lavoro un po’ autobiografico, ho pensato a me ventenne e, oggi, a questi ragazzi di Shanghai, Los Angeles, Berlino: artisti, musicisti, surfers, con lo smalto e i capelli colorati; Kurt Cobain che prestava un capo a Courtney Love…: la felpa con strass è nel reparto donna, ma anche il boyfriend può indossarla». Il gesto più autobiografico è forse la collana di perle, uno degli accessori della collezione, ispirata a quella che Giamba indossa da almeno 20 anni, spesso su una T-shirt nera, annullandone la simbolica bourgeois: «Cosa c’è di più noioso di un little black dress e la collana di perle? Solo Anouk Aimée nella Dolce vita l’ha reso interessante. Mi piace prendere una cosa che esiste per fare un ponte verso qualcos’altro. In fondo, creare dal nulla… gli uomini della preistoria l’hanno fatto, ma dopo…». ___________________