A Volte Poi Si Avverano
La moda, o meglio lo shopping, era un sogno ricorrente. Un giorno, nel 2007, ha preso forma e Alexander Wang ha fondato il suo brand. Oggi ne realizza un altro: disegnare borse per Bulgari.
Se nei sogni talvolta si celano delle premonizioni, quello ricorrente del designer americano Alexander Wang ne è una conferma: una notte del 2007, poco prima di lanciare la sua etichetta, ha sognato di essere rimasto intrappolato all’interno di un grande magazzino; il negozio non aveva un riferimento preciso e conosciuto (non era, tanto per intenderci, 10 Corso Como o Harrods). E Wang se ne stava lì a vagare mentalmente per lo store, pieno di meraviglia: era la proiezione di un’esperienza di shopping vissuta in assoluta solitudine. «Che buffo», dice il designer. «Non so cosa significhi e, in realtà, non succede niente di particolare. Me ne sto lì da solo, a girovagare per gli stand, passando in rassegna ogni cosa. Non è un sogno che faccio spesso. Mi è capitato poco prima di lanciare il mio brand e da allora si sarà ripetuto tre o quattro volte». Forse, a livello inconscio, segnalava semplicemente che Wang era pronto a buttarsi nel mondo della moda. Adesso, con oltre dieci anni di attività alle spalle, il designer sta ampliando la sua fantasticheria grazie a una nuova collaborazione per una collezione di accessori Bugari. Il sodalizio rientra nella serie di progetti speciali “Serpenti attraverso gli occhi di”, lanciata dalla maison romana nel 2017. I designer coinvolti di volta in volta sono invitati a ripensare l’heritage del brand attraverso oggetti/accessori che ripropongono il prezioso motivo del serpente, ormai famoso in tutto il mondo.
Il pezzo di punta della collaborazione Wang-Bulgari è la “Serpenti Forever Bag”, reinterpretata in sei versioni diverse. Wang ha inserito sul risvolto di chiusura alcune tasche, ciascuna con una sfavillante testa di serpente, e in questo modo ha trasferito la sua estetica street, così essenziale e incisiva, alla forma originaria della borsa. «Ho pensato a una madre e una figlia che potrebbero indossare lo stesso accessorio, certo, hanno giornate scandite da ritmi diversi. E mi piace l’idea di organizzare la loro giornata in queste tasche. La cui funzione, in pratica, è quella di evitare la sensazione di buttare tutto alla rinfusa in un borsone. Grazie a queste chiusure, inoltre, il design acquista dinamicità e dialoga meglio sia con il mio universo creativo sia con lo stile Bulgari, senza allontanarsi troppo dal dna della maison». Il che vuol dire che la borsa è sempre realizzata con i materiali più pregiati, secondo standard di altissima qualità ed è, come tutti gli altri accessori del brand, senza tempo.
Wang per questa collezione si è ispirato al momento in cui si acquista un oggetto prezioso
e alla smania che ci coglie quando lo tiriamo fuori dalla sua confezione. «Bulgari è un tale lusso, mi spingevano a osare e io mi dicevo: “Cosa posso proporre senza correre il rischio di farli scappare a gambe levate?”. Così mi è venuto in mente il packaging, e quella sorta di cerimonia che si compie quando si compra una borsa: la si trova avvolta nel suo morbido sacchetto protettivo, foderata con una carta leggera, custodita in una scatola. Segue quella sensazione speciale di possedere un oggetto nuovo e prezioso, e di dovergli trovare il posto giusto nel guardaroba. Ho lavorato su questa idea e l’ho applicata alla collezione». Così è nata la borsa due-in-uno “Duette”, che somiglia al sacchetto protettivo ma in versione rigida e ha al suo interno una pochette, entrambi in pelle nera. Altro pezzo è la “Minaudière” che, a prima vista, potrebbe sembrare la custodia di un bracciale o di una collana girocollo, e ha una catenella che si snoda fino a diventare l’iconico bracciale Serpenti: in pratica, un gioiello e la sua finta custodia formattati in una borsetta. L’idea è molto in linea con l’universo Alexander Wang che, da diverse stagioni, riesce a reinterpretare e rendere unici oggetti di uso quotidiano. «L’obiettivo che con Bulgari ci siamo posti è stato concentrarci su chi sono i loro attuali clienti e su qual è, invece, quella fetta di mercato che volevamo coinvolgere», spiega Wang. «Sapevo che dovevamo arrivare a un pubblico più giovane, di una generazione più vicina a quella che segue il mio brand». Il risultato è una collezione attuale e dinamica, ma in linea con i valori della maison.
Dopo questo exploit nel mondo degli accessori, dei progetti futuri lo stilista non svela molto. Dice che ha in cantiere molte idee, ma che non è ancora il momento di parlarne. È però molto positivo: «Perché lo scenario e la velocità con cui tutto cambia in continuazione permettono di abbandonare vecchie certezze e sperimentare sempre nuovi territori. Ho intenzione di mescolare sempre più le carte in tavola. Proprio come ho fatto con Bulgari, brand che inizialmente avevo scoperto attraverso i loro profumi: ho creato delle borse in cui si inseriscono degli oggetti lifestyle». ___