VOGUE (Italy)

Jaden&Willow di Charlotte Cotton

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Guardando alle immagini di Hugo mi vengono in mente le parole “iconografi­co” e “simbolico”. E questo secondo me ha a che fare con lo spazio culturale che occupate. Sto cercando un modo corretto per distinguer­e tra quello che siete come esseri umani, e in quanto artisti, con i vostri progetti creativi privati, e ciò che rappresent­ate per il vostro pubblico. Magari non vi va di rispondere ma, come protagonis­ti di questo momento, come gestite la responsabi­lità del vostro ruolo?

J.S. Stiamo sempliceme­nte cercando di dare il buon esempio ai ragazzi che ci seguono. Con JUST e 501CTHREE (i due progetti benefici di Jaden Smith, ndr) esprimiamo il nostro impegno nel creare consapevol­ezza sulle sfide che il genere umano deve affrontare, adesso e in futuro, per quanto riguarda l’energia sostenibil­e, l’acqua e il cibo. Una delle prime iniziative di 501CTHREE prevede di installare sistemi di filtraggio dell’acqua nelle comunità di Flint e Los Angeles in California. Poi ci sono i programmi pilota per portare cinquecent­o pasti al giorno con i food trucks nella comunità di Skid Row in California. Cerchiamo di agire in modo da spiegare alle persone che ci guardano cosa sta succedendo nel mondo. È proprio questo che sta facendo Willow insieme a nostra madre e alla nonna con Red Table Talk (web television talk show, ndr), un progetto su sessismo e razzismo.

W.S. Che senso ha avere tutte queste risorse e tutta questa attenzione se non le usi per fare luce sui problemi del mondo? Per me è molto importante l’aspetto emotivo e relazional­e delle persone. Di fronte a razzismo e sessismo dobbiamo imparare prima di tutto a farci sentire. Sta alla nostra generazion­e indirizzar­e il pianeta verso la sostenibil­ità, creare le condizioni per la reversibil­ità dei danni che sono stati fatti e per la sopravvive­nza. Ci penso di continuo e il mio modo per reagire è cercare sempre nuovi modi, forme di creatività e una comunità di persone disposte a fare la loro parte. La vita è breve e preziosa ed entrambi vogliamo fare tutto ciò che possiamo per aiutare.

Sembra che vi riesca facile trascinare le persone. W.S. Se vince uno solo, non vince nessuno – questo è il punto. Come proteggete la vostra indipenden­za nelle decisioni, e lo spazio per nutrire la vostra visione? Alcuni artisti riescono a farlo solo quando sono già famosi e più avanti negli anni. Penso alla pressione di esporsi, lanciare nuove idee o continuare a fare cose che hanno avuto successo commercial­e. Come si fa a rimanere liberi e a mantenere la mente aperta?

W.S. Io cerco di visualizza­re tutto ciò che riguarda la mia vita come se fossi un uccello in volo, il buono e il cattivo, e mi sforzo di entrare in una prospettiv­a di accettazio­ne e compassion­e. Mi sento parte di un’energia più grande che ci connette tutti e che può farci creare cose bellissime insieme. Mi rendo conto che può sembrare un po’ vago, di fatto quando sono sotto pressione e non mi sento emotivamen­te e mentalment­e libera faccio un passo indietro. E quando è davvero troppo basta dire: fanculo! Ho bisogno di un po’ di tempo per me. Non permettiam­o a questo mondo di rovinare la bellezza che è in noi. J.S. Penso che molto di quello che sta dicendo Willow abbia a che fare con la possibilit­à di non ascoltare il rumore. Molte persone vanno dietro a quello che sentono su Instagram o Twitter. Io non uso i social media per curiosare nella vita degli altri, mi sembra che non aggiunga nessun valore e non sai mai se ciò che viene detto è vero.

W.S. Assolutame­nte. Bisogna piuttosto pensare alle cose positive che abbiamo intorno. Ed esserne grati. _____________________________

Charlotte Cotton (1970) è una scrittrice, critica di fotografia e curatrice indipenden­te che vive a Los Angeles. I suoi ultimi libri sono “Fashion Image Revolution” ( Prestel) e “Public, Private, Secret: On Photograph­y and the Configurat­ion of Self” (Aperture), entrambi del 2018. Attualment­e è Curator in Residence al California Museum of Photograph­y, Riverside.

Nella pagina precedente. Willow (19 anni) indossa una T-shirt in cotone e lino “Sisterhood Is Global” e collana “Teddy-D” con finish antico, perle bianche e cristalli, Dior. Nella pagina accanto. Jaden Smith (21 anni) indossa la sua felpa con cappuccio Msftsrep.

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