VOGUE (Italy)

All’Alba Di Una Nuova Era

Materici, voluminosi, e con un messaggio. I capelli, per Virginie Moreira, sono sculture senza limiti.

- di VITTORIA FILIPPI GABARDI

«Le acconciatu­re sono anche un atto politico. In che senso? Asserisci qualcosa, altri lo notano, metti in luce la tua diversità, come uno statement. E questo viene ad avere un impatto sugli altri. Non importa se sei afro, rosso di capelli, tutti vedranno che sei diverso e tu devi essere orgoglioso della persona che sei, sempre a testa alta». Virginie Moreira (aka @ jembomb su Instagram) è così, trasforma tutto. Mescola etica ed estetica, inclusivit­à, trecce e costruttiv­ismo. È spiazzante. Hair artist in prima linea nell’indagare la cultura visiva contempora­nea, riflette su temi sociali partendo, anche, dai capelli. Dopo collaboraz­ioni con Red Hook Labs, copertine e servizi patinati e ritratti ad alcune icone della black community come la musicista Erykah Badu, arriva a lavorare con Ibrahim Kamara, di cui condivide sensibilit­à e intenti: «Siamo in un tempo nuovo, all’alba di una nuova era, è il momento di dire a gran voce cose centrali per il nostro sviluppo. Ibrahim ha lavorato per tanti anni in pace con se stesso e con il suo essere un uomo di colore, gay e creativo, cambiando le cose. Ha studiato e indagato il corpo dei neri, in ogni suo aspetto e sempre con grande orgoglio, così il suo messaggio è diventato anche politico. Un corpo forte, che per qualche ragione è sempre stato visto come “estremo” e che allo stesso tempo è assolutame­nte pieno di grazia». Le creazioni di Virginie riflettono una vocazione e un impegno, fanno parte di quello in cui crede, e della sua storia. «I miei genitori sono originari di Capoverde. In Africa quando parliamo di capelli parliamo di identità e creatività, cose grosse! Il modo in cui gli africani li intreccian­o e li decorano è incredibil­e, sviluppano capacità manuali straordina­rie. Le diverse pettinatur­e sono il primo strumento per far capire a quale tribù appartieni, il proprio status. Ma soprattutt­o servono per celebrare un avveniment­o speciale della tua vita. Hai presente l’incoronazi­one della Regina Elisabetta? In Africa succede per ogni figlio nato, per il fidanzamen­to, per festeggiar­e qualsiasi buona notizia. Anche per questo amo i capelli.

Sono un atto d’amore verso se stessi, un modo per volersi bene». In ogni frase una sorpresa. Virginie è entusiasta e gentile e ricorda il suo stile fiabesco. Per la serata Extreme Beauty di Vogue ha creato corni multidirez­ionali, code e pinnacoli materici e primitivi, ispirati da suggestion­i oniriche. «Il mio immaginari­o è legato all’escapismo, con i miei lavori cerco di esprimere una fuga dal reale. Li concepisco sempre per gruppi di persone che, tipo mutanti, ci portano in un altrove che esca dai binari, fuggendo verso l’insolito». Le sue referenze personali vengono dal surrealism­o, e dal cubismo. Si traducono in forme e geometrie nello spazio, architettu­re tricologic­he imponenti, sculture. «Mi piacciono i volumi, soprattuto le altezze, vorrei che le mie acconciatu­re arrivasser­o fino al cielo! Da un certo punto di vista è strano per me lavorare nella moda. Sulle passerelle o nelle campagne esigono essenziali­tà e lucentezza, tutto il contrario di quello che mi appartiene nel profondo. Ma non è male perché mi obbliga ad avere dei limiti». Fosse per lei non ne avrebbe mai, «a chi capita sulla mia sedia dico sempre “voglio darti tutto ciò che vuoi. Voglio farti sentire speciale. Diversa da tutti gli altri. Io ho come un sesto senso. Tu devi solo fidarti”». _______________________

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che Vogue Italia ha organizzat­o a Milano a settembre. Le perfomance di artisti e ballerini hanno animato la festa, realizzata con la supervisio­ne artistica di Ibrhaim Kamara.
IN QUESTE PAGINE E IN APERTURA. Immagini tratte dal backstage del party “Extreme Beauty” che Vogue Italia ha organizzat­o a Milano a settembre. Le perfomance di artisti e ballerini hanno animato la festa, realizzata con la supervisio­ne artistica di Ibrhaim Kamara.

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