VOGUE (Italy)

Questa Non È Una Fotografia Di Moda

L’empireo musicale degli anni Sessanta, catturato sul palco di Woodstock così come nei momenti più quotidiani e spontanei, resta immortale nelle immagini di Jim Marshall.

- VINCE ALETTI

Forse il nome di Jim Marshall, così tipicament­e americano, non vi dirà granché, ma di sicuro avete visto le sue immagini. Il fotografo di San Francisco (1936-2010) ha scattato alcune tra le testimonia­nze più iconiche nella storia della musica, da Chuck Berry a Mick Jagger, passando per Jimi Hendrix, John Coltrane, Janis Joplin, Jim Morrison e i Beatles. Ha preso Lsd con i Grateful Dead, è andato in tour con i Rolling Stones per la rivista Life, ed era l’unico fotografo sul palco insieme a Johnny Cash quando ha suonato nel carcere di Folsom.

Come fotografo “ufficiale” di Woodstock, durante i suoi tre giorni di pace, musica e pazzia non ha praticamen­te mai chiuso occhio, finendo per collassare dietro al palco per lo sfinimento (e chissà cos’altro) alla fine del festival. «Vuoi farti accettare, alla pari di un membro della band», ha detto Marshall, «solo che il tuo strumento è la macchina fotografic­a». O le macchine fotografic­he; in un’immagine pubblicata in Show Me the Picture (Chronicle Books), l’ultima e più avvincente monografia sulla sua vita e sul suo lavoro, a tracolla ha infatti ben cinque Leica.

Benché Marshall potesse essere altrettant­o intrattabi­le e irascibile dei soggetti che fotografav­a, ben più famosi di lui, ha fatto amicizia con molti di loro. «Le persone si fidavano di Jim Marshall», spiega il musicista Graham Nash, «e penso che questo si veda nel suo lavoro». Anche Bob Dylan è diventato uno dei suoi amici quando, nel 1962, Marshall si trasferì a New York per un breve periodo: vicini di casa nel Greenwich Village, si incontrava­no spesso per strada.

Il giorno del 1963 in cui è stata scattata questa foto, Dylan stava andando a fare colazione con la fidanzata Suze Rotolo – che compare abbracciat­a a lui sulla cover dell’album The

Freewheeli­n’ Bob Dylan – e un’altra coppia, il cantante Dave Van Ronk e sua moglie Terri (la donna nel mezzo non è stata identifica­ta). Un’ulteriore immagine, tratta dalla stessa sequenza e pubblicata più spesso, mostra Dylan, da solo, che fa rotolare un copertone trovato per strada come un ragazzo di città spontaneo e bohémien.

Ma questa fotografia del musicista che passeggia in compagnia dei suoi amici colloca il suo stile casual – giacchetta corta, sciarpa di lana con le frange, blue jeans e stivaletti – in un contesto più ampio. Il giaccone di camoscio ricamato di Rotolo, la sua borsa a secchiello, gli stivali al polpaccio rientrano tra i look classici del Village. Forse i suoi amici non erano alla moda con la stessa consapevol­ezza, ma non per questo stanno insieme con meno eleganza in quella che sembra una fredda mattina d’autunno. Mi immagino Ralph Lauren dietro l’angolo, che prende appunti. ___

 ??  ?? Jim Marshall (1936-2010), “Bob Dylan and Friends Walking down a Street in Greenwich Village in 1963”.
Vince Aletti è critico fotografic­o e curatore. Vive e lavora a New York dal 1967. Collaborat­ore di “Aperture”, “Artforum”, “Apartament­o” e “Photograph”, è stato co-autore di “Avedon Fashion 1944-2000”, edito da Harry N. Abrams nel 2009, e ha firmato “Issues: A History of Photograph­y in Fashion Magazines”, di recente pubblicato da Phaidon.
Jim Marshall (1936-2010), “Bob Dylan and Friends Walking down a Street in Greenwich Village in 1963”. Vince Aletti è critico fotografic­o e curatore. Vive e lavora a New York dal 1967. Collaborat­ore di “Aperture”, “Artforum”, “Apartament­o” e “Photograph”, è stato co-autore di “Avedon Fashion 1944-2000”, edito da Harry N. Abrams nel 2009, e ha firmato “Issues: A History of Photograph­y in Fashion Magazines”, di recente pubblicato da Phaidon.

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