Nella Terra Di Mezzo
Un padre e un figlio separati dal Muro: una storia come molte, che oggi diventa un progetto, e una T-shirt, per celebrare ciò che davvero ci tiene assieme.
Almeno un merito il designer berlinese David Mallon, fondatore del marchio Souvenir Official, lo vuole riconoscere a Donald Trump: avere riportato l’argomento “muro” al centro del dibattito internazionale. «Una “malattia” di cui si parla troppo poco. Sono ben 65 i muri eretti nel mondo negli ultimi decenni, quattro volte di più di quanti ve ne fossero quando cadde il Muro di Berlino; 45 quelli di prossima costruzione», spiega. Dopo il successo della felpa anti-Brexit EUnify, lanciata nel marzo del 2017, e quello della T-shirt pro-Europa sviluppata lo scorso aprile in collaborazione con L’Uomo Vogue (“WeLoveEu”), il 9 novembre Mallon presenterà il suo nuovo progetto di abbigliamento “politicamente impegnato”: Bridges Over Walls, una T-shirt a maniche lunghe per dire no a tutti i muri che dividono i popoli. «I muri continuano a ergersi a lungo nella testa delle persone anche dopo esser stati fisicamente abbattuti, lasciando ferite durature. Si pensi ai tedeschi dell’Est, considerati alla stregua di cittadini di serie B per trent’anni. Possiamo davvero escludere che il rigurgito di xenofobia a cui assistiamo nella ex Ddr oggi non sia, in parte, la conseguenza di questo trauma collettivo?». Mallon parla anche per esperienza vissuta. La foto che campeggia al centro della T-shirt ha per lui un valore affettivo particolare: è stata scattata dal padre, il fotografo Ludwig Rauch, conosciuto per la prima volta solo cinque anni fa. «Sono nato a Berlino Est nel 1982. Due anni dopo, mio padre se ne andò di casa ed il mondo gli cascò addosso: mia madre gli impedì di rivedermi; poco dopo, le autorità gli vietarono di collaborare con i media del paese. Impossibilitato a lavorare, decise di tentare la fortuna a ovest, prima ad Amburgo e poi a New York. Se il Muro non ci fosse stato, chissà come sarebbero andate le cose», si interroga Mallon. «La foto che mio padre ha messo a disposizione per questo
progetto – con cui celebriamo anche la nostra riconciliazione – risale al 2013 e ritrae una serie di blocchi di cemento del Muro disposti in ordine sparso su un campo innevato. Così scomposta nelle sue parti, quella barriera un tempo invalicabile sembra quasi far bella mostra della sua “attraversabilità”, invitando al passaggio. Una disposizione frutto del caso, eppure caratterizzata da una forte valenza scultorea e simbolica, quasi fosse l’opera di un artista contemporaneo. Ideale per trattare l’argomento “muro” in chiave attuale, e non meramente commemorativa». L’opinion-wear – l’utilizzo di abbigliamento per veicolare messaggi impegnati sulle più scottanti tematiche dell’oggi – è un trend in rapida ascesa, osserva. «Cresce il numero di creativi che vedono in questa strategia comunicativa un’arma efficace per sensibilizzare le coscienze, soprattutto quelle delle nuove generazioni: solo raggiungendole si può infatti sperare di piantare i semi di un cambiamento profondo e duraturo». −