Sette Giorni Di Feste
Si annuncia essere la più grande mostra all’aria aperta mai realizzata al mondo. Per sette giorni (dal 4 al 10 novembre), Berlino celebra il trentennale della caduta del Muro con mostre e iniziative distribuite in sette tra i luoghi più emblematici della città divisa: Alexanderplatz, la Gethsemanekirche, la Porta di Brandeburgo, il Kurfürstendamm, la Centrale della Stasi, la Schlossplatz e la East Side Gallery (per il programma completo: mauerfall30.berlin). −
LE MOSTRE
Walking Through Walls al Martin Gropius Bau (fino al 19/1/2020): una riflessione sulle strutture di potere che dividono il mondo, con opere di Marina Abramovic e Ulay, José Bechara, Sibylle Bergemann. Al Chaussee 36 – il nuovo tempio della fotografia berlinese – la mostra fotografica collettiva Walls Come Tumbling Down (fino al 30/11) conduce lo spettatore alla ricerca delle ferite del Muro nella Berlino riunificata.
IL CONCERTO
La sera del 9 novembre Daniel Barenboim dirige l’orchestra della Staatskapelle davanti alla Porta di Brandeburgo.
LA APP
Portento della realtà aumentata, MauAR (scaricabile dal link mauar.berlin) consente di camminare per Berlino e, puntando il cellulare, visualizzare nuovamente il Muro.
IL LIBRO
Torna in libreria il 7 novembre per La Nave di Teseo il celebre romanzo di Peter Schneider Il saltatore del muro. Nella Berlino ancora divisa si intrecciano i destini dei “saltatori del muro”: «Uomini e donne che cercano di liberarsi delle catene ma, ovunque vadano, restano imprigionati».
L’ARTE DISSIDENTE
Nella cripta della Zionskirche a Prenzlauer Berg, luogo di incontro segreto dei dissidenti del regime, sono esposte le tele che, nell’ottobre del 1989, l’artista della Ddr Rainer Görss fece beffardamente pigmentare “per procura” a Berlino Ovest da muffe, dopo averne trafugato le spore attraverso il Muro con l’aiuto di un complice. I muri possono impedire la libertà di movimento agli artisti, non alla loro arte.