VOGUE (Italy)

Sognavo Di Fare La Pilota

Un film animato sulle spose bambine spera di cambiare la cultura, oltre alle leggi.

- –B.A.

«Le bambine di tutto il mondo hanno gli stessi sogni: essere libere, giocare, imparare e crescere potendo far sentire la propria voce nella società». Sharmeen Obaid-Chinoy, regista e attivista pakistana, nel suo ultimo corto animato Sitara – realizzato in collaboraz­ione con il progetto Chime for Change di Gucci – ha affrontato il tema dei matrimoni infantili «attraverso il prisma dei sogni». Una ragazzina su tre nei paesi in via di sviluppo è costretta a sposarsi prima dei 18 anni, secondo le Nazioni Unite, e anche se le leggi stanno cambiando, questa pratica è spesso permessa. «È importante che una società si guardi allo specchio e si costringa ad affrontare le conversazi­oni difficili. Nel 2019 in tutto il mondo le bambine rinunciano ai loro sogni per le pressioni della società e della cultura», spiega. «La storia di Pari, che a 14 anni non riesce a realizzare quello di diventare pilota, è il simbolo di 12 milioni di ragazze il cui futuro si infrange sotto il giogo di un matrimonio precoce». Il suo documentar­io sui delitti d’onore, A Girl in the River, basato su una storia vera e vincitore di un Oscar nel 2016, ha spinto il primo ministro pakistano a cambiare la legge. «Le leggi da sole non bastano, bisogna lavorare con le organizzaz­ioni di base perché cambi la mentalità, e il cinema ha un potere perché tocca le emozioni, suscita empatia e compassion­e». Profeta in patria, ha costruito un cinema mobile che percorre il Pakistan incoraggia­ndo il dialogo sulle questioni scottanti. «Abbiamo creato Sitara perché fosse più di un film: un movimento per suscitare il dibattito in scuole e centri sociali in tutto il mondo (il corto può essere richiesto per proiezioni al sito Letgirlsdr­eam.org, ndr). Sperando che aiuti le ragazze a chiedere ai genitori di investire nei loro sogni».

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