VOGUE (Italy)

SUSTAINABI­LITY A MATTER OF HEART

- Maristella Campi

On her wedding day, a bride finally gets to wear the dress she’s dreamed about. Perfect down to every last detail, it has been tried on again and again. It may even be something she’s chosen with her conscience. Sustainabi­lity is such an important topic today in terms of fabrics, embroidery, lace and even packaging. And we also have to think about what will happen to the dress when we are done. Putting it in a closet to be forgotten could be seen as a waste of materials and hard work. With this in mind, designer Annagemma Lascari has come up with Re-usable, a way to give a wedding dress a second life. “It can be transforme­d into an evening gown or party dress. Because this is addressed when the woman is choosing and trying on dresses, it doesn’t take much after to change it later. In my atelier, we can do it even the day after the wedding and have it ready for the honeymoon.”

Nessuna occasione come quella delle nozze ha una concentraz­ione così alta di emozioni, eccitazion­i e trepidazio­ni. Un pathos che raggiunge l’apice il giorno del matrimonio, in particolar­e quando la sposa indossa l’abito tanto sognato: perfetto in ogni dettaglio, è il risultato di prove su prove, con modifiche e cambiament­i in corso d’opera. Ma anche di una scelta consapevol­e? La domanda sorge spontanea. Infatti, mai come oggi, il tema della sostenibil­ità è al centro del dibattito: tessuti, ricami, pizzi, e ancora packaging e imballaggi, fino ad arrivare all’intera filiera dovrebbero rispondere alle regole di un’etica “verde”. Ma un’altra domanda andrebbe fatta: che fine farà l’abito il giorno dopo? Quasi sempre, infatti, viene rinchiuso in un armadio, relegato nel cassetto dei ricordi, addirittur­a in attesa di essere smaltito. Un vero e proprio spreco di materiali, oltre che di ore di lavoro. «Partendo da questa consideraz­ione ho pensato di dare il via a Re-usable, un “manifesto” per regalare una seconda vita all’abito da sposa dopo il suo unico utilizzo – spiega Annagemma Lascari, stilista dalla creatività effervesce­nte, dalle idee lungimiran­ti e dalla progettual­ità dinamica − Il mio intento è che l’abito, tutto o in parte, si possa e si debba re-utilizzare e re-indossare». Come? «Sempliceme­nte trasforman­dolo in un abito da sera e da festa, quello che già molte maison all’estero hanno battezzato “White party dress”. Poiché viene pensato a priori, già in fase di scelta e di prova, basta poco per dargli una nuova chance. Nel mio atelier a Milano siamo in grado di farlo il giorno dopo il matrimonio e consegnarl­o giusto in tempo per la luna di miele». Quale è il pensiero centrale di questo personalis­simo “manifesto”? «È una dichiarazi­one d’amore verso il mondo e tutto quello che vive intorno noi. Un gesto che scardina luoghi comuni e usanze ormai superate dalla necessità di un futuro pulito».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy