A Scuola Di Comunità
In vent’anni di attività, la Fondazione San Zeno ha sostenuto programmi didattici innovativi e imprese sociali. Mettendo al centro il valore dell’individuo, per il benessere della società.
Non chiamatela beneficenza, né assistenza. Piuttosto opportunità di cambiamento. La Fondazione San Zeno, nata a Verona per volontà del presidente del gruppo Calzedonia Sandro Veronesi, ha tagliato il traguardo dei vent’anni con una visione di ampio respiro. Attiva in 20 paesi fra Europa, Asia, Africa, America Latina, con oltre 80 progetti, mira a ricucire la trama di quel tessuto sociale e culturale che in passato era il collante delle comunità, poi sostituito da un welfare venuto via via sempre meno. Lo spiega Rita Ruffoli, segretario generale della fondazione che sostiene percorsi di studio, formazione e lavoro. «Esploriamo strategie di rafforzamento delle comunità per aiutare il singolo, per ribadire che l’apporto di ognuno è importante per tutta la società. Questo rapporto si è sfilacciato, noi vorremmo ricostruire una mentalità». La fondazione ha reso possibili realtà come Quid, che oggi impiega oltre 100 dipendenti, donne con diverse fragilità. L’impresa sociale rigenera tessuti da eccedenze di aziende, crea proprie collezioni e ha negozi a Milano, Genova, Verona. «Siamo partiti dando opportunità alle persone in difficoltà con l’idea di renderle autonome. Nel futuro puntiamo a trovare modi nuovi per rispondere ai bisogni: la sfida è creare il lavoro tailor made; e se all’inizio costruivamo scuole ora rispondiamo alla dispersione scolastica». Per esempio con la didattica innovativa di Disegnare il Futuro, programma sperimentale iniziato in diversi istituti comprensivi di Verona – «augurandoci che possa diventare un modello per il Miur» –, dove una rete di insegnanti ed esperti atelieristi ha creato laboratori “esperienziali” per l’apprendimento. Con il gruppo da cui trae origine, la onlus vive una sorta di osmosi: condivide l’approccio pratico, i progetti, nonché la campagna annuale di raccolta fondi – tre per cento sulle vendite di ottobre/ novembre di Intimissimi e Calzedonia. _______