Liberi Tutti
Gli indie brand di creme e profumi sono sempre più numerosi. A fine mese si riuniscono a Los Angeles. Per parlare di business e sostenibilità.
Il mercato della cosmetica indie è in crescita: si calcola che entro il 2027 costituirà il 20% del mercato globale (rispetto al 10 attuale) rappresentando un giro di affari di 160 miliardi di dollari. «Per essere considerato indipendente un marchio deve essere gestito almeno al 50% dai suoi fondatori», spiega Jillian Wright, ideatrice (insieme all’imprenditore Nader Naeymi-Rad) di Indie Beauty Media Group, organizzazione che promuove la cosmetica libera e la raduna in eventi mondiali come il prossimo Expo in programma a L.A. a fine mese. «È un settore in crescita perché mai come adesso si ha bisogno di stabilire una connessione profonda con il prodotto che si sceglie. Obiettivo raggiungibile solo se il prodotto stesso ha una storia tracciabile e le persone che lo hanno concepito sono facilmente individuabili». E continua: «L’ambito in cui l’indie ha avuto più successo finora è lo skincare, ma si sta espandendo in fretta anche al resto». Il valore che accomuna la cosmetica indipendente? «La sostenibilità. Non solo perché è una scelta imprescindibile ma è ormai la richiesta più forte sia da parte dei consumatori che dei retailers». _______
L’insegna al neon di Indie Beauty Expo. L’evento si svolge 5 volte l’anno: a L.A. , Berlino, Dallas, New York e Londra.