L’Avorio Che Possiamo
Per Alexandra Mor, pioniera della gioielleria responsabile, prezioso è ciò che porta con sé principi essenziali. Per esempio: trovare un’alternativa vegetale che salvi gli elefanti.
«Nella filosofia balinese del Tri Hita Karana, qualsiasi cosa, per essere considerata preziosa, deve essere portatrice dei valori essenziali della sostenibilità. Un precetto che ho fatto mio durante gli anni trascorsi a Bali». L’americana Alexandra Mor crea gioielli “diversi”, preziosi oltre l’apparenza; alta gioielleria su misura, nel rispetto di uomo e natura. Nel 2004 Alexandra è una regista di documentari, per curiosità si iscrive a un corso di gioielleria e subito si sente a proprio agio dietro al banco da orafo. La prima collezione arriva nel 2010, presentata dalla casa d’aste Phillips de Pury a New York, e oggi lei è una figura di punta della gioielleria responsabile, pioniera nell’uso della noce di tagua, l’alternativa vegetale all’avorio, che fonde con oro, smeraldi, diamanti. Dal 2017 Mor è anche la direttrice artistica di The Protagonist, l’evento creato da Vogue Italia dedicato ai designer eco-friendly. Come conciliare, appunto, lusso e sostenibilità? «Avvertiamo tutti il desiderio di un vero cambiamento», risponde «non importa cosa scegliamo di fare, quel che conta è che ciò che scegliamo farà la differenza». ____________