Ritorno Al Futuro
San Pellegrino Terme rivive la sua Belle Époque. Con la rinascita del Casinò, parte integrante del centro benessere, e l’apertura di un lifestyle hotel “digitale”, dedicato agli appassionati del design.
A un’ora da Milano, si faceva sempre festa. Tavoli da gioco, belle donne, smoking e foxtrot, in una lussuosa atmosfera alla Grande Gatsby. All’inizio del Novecento San Pellegrino Terme era la meta prediletta delle piccole vacanze dell’aristocrazia europea, e non solo: politici, diplomatici, letterati, artisti. La regina Margherita di Savoia, il premio Nobel Eugenio Montale, il generale Luigi Cadorna, si davano, tutti, appuntamento qui. Seguiti, negli anni, da Federico Fellini, Ugo Tognazzi, e dalla Grande Inter di Herrera. Ad accoglierli la sorgente termale - nota sin dal Medioevo e ricca di sali minerali - per ritemprare corpo e spirito, un Casinò in stile liberty con affreschi del Malerba e uno scalone monumentale, e il Grand Hotel, ispirato ai più grandi alberghi europei dell’Ottecento e «agli schemi degli antichi castelli francesi», progettato in stile moderno per avere, già nel 1904, ascensori, luce elettrica, acqua potabile e telefono in tutte le 250 stanze. Poi, più niente. A poco a poco, si sono spente le luci ed è sparito tutto. All’inizio del 2000 a San Pellegrino rimanevano solo gli stabilimenti di produzione dell’acqua omonima. Fino a quando entra in gioco Qc Terme. Per cominciare, nel 2014, riporta in vita la stazione termale con bagni di vapore, saune, percorso kneipp e vasche a cielo aperto. In più decide ora di integrare anche il Casinò, legando al percorso benessere un itinerario culturale che permetterà di ammirare e rivivere gli antichi fasti di questo esempio del liberty italiano: il salone d’ingresso, dominato da otto colonne in marmo rosso di Verona, accoglie gli ospiti, il Salone delle Feste diventa lo sfondo del bistrot. A pochi passi ha inaugurato il nuovissimo QC Room, lifestyle hotel “digitale” dove la conciergerie viene sostituita da totem futuristici, e l’arredamento raccoglie opere dei più celebri marchi di design. La volontà risulta quella di restituire alla Val Brembana lo splendore di una volta, guardando al passato e restando sempre al passo coi tempi. _________________________________