STORIE (QUASI) DI MODA
Sono quelle che racconta Enrica Alessi in due libri di successo. Nei quali le protagoniste sono a immagine e somiglianza sue. Ma anche delle lettrici.
Con due romanzi all’attivo e un terzo in fase di scrittura (si sa solo che la protagonista avrà una spalla d’eccezione: Coco Chanel), Enrica Alessi si definisce «una racconta storie. Che siano di moda o di vita vissuta non fa differenza: cerco sempre di mantenere la mia semplicità, con cui porto il lettore dentro la scena». Dalla scrittura brillante e dal pensiero arguto, riesce a parlare del quotidiano, in particolare di quello femminile al quale, per forza di cose, fa da contraltare quello maschile, senza mai cadere nell’ovvio. Forse perché c’è sempre molto di lei. Mamma di Carola ed Emma, moglie di Giaco, scrive “Prêt-à-bébé”, il primo romanzo uscito nel 2019 per Piemme e da settembre anche come audiolibro con la voce di Giuppy Izzo sulle piattaforme Audible e Storytell, «dopo la nascita di Carola, perché ho sentito il dovere morale di condividere la mia esperienza di donna in gravidanza, per aiutare quella fetta di universo femminile. Anche se sono convinta che potrebbe essere utile alle donne di tutte le età». Totalmente autobiografico, quindi. «Quando ho iniziato a prendere lezioni di scrittura, ho scoperto che una delle prime regole è: racconta ciò che conosci. Direi di averla presa alla lettera», sottolinea. E infatti «nel mio secondo romanzo, “Not For Fashion Victim” (disponibile su Amazon, n.d.r.), la protagonista mi assomiglia così tanto che a volte non so più chi sono. Si ispira a me, a chi ero prima di approcciarmi alla moda. È la mia parte latente, ma non mi abbandona mai». Già la moda, fulcro della commedia: brillante veterinaria, Melissa è convinta di non possedere nel suo dna il cromosoma fashion, ma le sue avventure piene di sorprese le faranno cambiare idea. Ovviamente in maniera non scontata. «È la tipica sostenitrice della bellezza interiore, considera la moda frivola e inutile. La sua amica Cassandra, che per deformazione professionale è attenta alle tendenze, la sprona a darsi un tono per migliorare il suo aspetto». In conclusione, «la bellezza interiore e quella esteriore non sono due concetti distinti, sono le facce della stessa medaglia ed è ciò che rappresenta la loro complicità». Non scontato è anche il titolo, “Not For Fashion Victim”: «Confesso di aver usato un pizzico di psicologia inversa pensandolo. Chi si ritiene una fashion victim dovrebbe intenderlo come una provocazione, potrebbe incuriosirsi, leggere il libro e capire il mio messaggio. La moda è un mezzo da sfruttare a nostro vantaggio: mai abusarne, mai farne a meno. Tutti possediamo il cromosoma fashion, ma è necessario stimolarlo. Per iniziare, consiglierei proprio “Not For Fashion Victim”, una lettura divertente». Parola di Enrica Alessi.