Alta Infedeltà
Creme, trucchi e profumi traslocano sui social. È qui che gli appassionati si scambiano opinioni e si danno consigli, sempre più tecnici. Perché i nuovi esperti, gli skinfluencer della Generazione Z, sono informatissimi. Leggono, esplorano, sperimentano. Non temono i difetti e non sono favorevoli alla monogamia (almeno, non con i brand).
Preparati e schietti. Sono gli skinfluencer, le nuove beauty star dei social network. Nati durante il primo lockdown del 2020, hanno capito che per spopolare dovevano adattarsi al cambiamento, proponendo contenuti autorevoli focalizzati sulla cura della pelle, argomento che, secondo i dati più recenti, è decisamente il più cliccato sulla rete (+197% rispetto al primo semestre del 2019 – fonte Traackr). L’impulso al movimento è arrivato dai professionisti del settore, come i dermatologi Muneeb Shah (2 milioni di follower su TikTok in pochi mesi) e Zion Ko Lamm, ma soprattutto da “esperti non ufficiali” della Generazione Z, che già prima del Covid-19 influenzavano il 93% degli acquisti quotidiani dei millennial, secondo uno studio di IBM. Il motivo è semplice: questi ragazzi leggono, esplorano, sperimentano e si documentano sulle formulazioni e sui beauty trend più di chiunque altro, rappresentando il segmento di consumo più consapevole ed esigente di sempre.
In particolare su TikTok – piattaforma decollata in piena pandemia per la capacità di creare più community – gli skinfluencer realizzano contenuti chiari e originali, con lo scopo di informare e insegnare a scegliere i prodotti giusti, senza paura di mostrarsi con i loro difetti e di scendere a compromessi.
Avidi di credibilità sono, infatti, infedeli e premiano, di volta in volta, il valore creato da un marchio, non il marchio in sé. Un approccio da “adulti digitali” secondo Mintel, agenzia leader nelle ricerche di mercato che l’ha ribattezzata generazione AVID, Approaching adulthood, Video driven, Influencer aware and Digital natives. Approccio che ad alcuni profili è valso migliaia se non milioni di follower da marzo a dicembre 2020: Hyram Yarbro (@skincarebyhyram) è passato da 100mila a 6 milioni di seguaci su TikTok, a 4 su YouTube e a 1,1 su Instagram; Young Yuh (@ yayayayoung) da zero a 1 milione di follower su TikTok; Vi Lai di @ whatsonvisface da 11 a 170 mila follower su Instagram e a quasi 700 mila su TikTok (fonte Traackr). Ancora, Alexa Johnson (@glowopedia): «A febbraio 2020, il mio profilo TikTok contava 10 mila follower: ora sono a 265 mila più gli 89 mila di Instagram», racconta. «Ho conquistato il mio pubblico con recensioni sincere e qualche “scoop” sul mondo della bellezza, il tutto condito da uno stile giocoso, tanto che un’infermiera, durante la quarantena, mi ha scritto che guardava i miei video per rilassarsi, passare del tempo piacevole e scoprire quali cosmetici acquistare». C’è poi un altro aspetto da considerare: «Su TikTok le nuove generazioni appassionate di skincare hanno trovato terreno fertile per confrontarsi su quella che è la tematica più essenziale per un teenager: la lotta all’acne», aggiunge Luciana Caramia, blogger e fondatrice di lulusworld.it. «Non è un caso che le categorie di prodotti che hanno ricevuto un maggiore impatto economico siano peeling e detergenti». Come il trattamento esfoliante AHA 30% + BHA 2% di The Ordinary che, recensito dalla tiktoker Kaelyn White a febbraio 2020, ha registrato un +427% nelle vendite. +100% nelle vendite anche per Even Tone Cleansing Bar di Urban Skin Rx grazie ai post di Ashley Boggs, mentre il detergente Renewing SA di CeraVe è andato sold out dopo le menzioni di Hyram e Vi Lai, poi adeguatamente remunerati dalle aziende. Non è finita qui. Nel 2020, complice la chiusura temporanea di parrucchieri e saloni di bellezza, agli skinfluencer si sono affiancati coloro che condividono saperi su come coprire la ricrescita e truccarsi in modo impeccabile per le videocall. Si pensi all’hair stylist Brad Mondo (5,8 milioni di follower su TikTok in un anno), alle star del trucco Abby Roberts (2,6 milioni di follower su IG), Shanae e Renae Nel (1,3 milioni di fan) e alla make-up artist italiana Claudia Neacsu. «Ho pubblicato il mio primo video su TikTok (@ claudianeacsumua) il 17 marzo, in piena quarantena», dice l’influencer, classe 1996. «Sono cresciuta a pane e rossetti della mamma, ho studiato all’accademia per diventare truccatrice e, oggi, grazie a un format di contenuti unici e di qualità, conto 70 mila follower, in crescita. Nel frattempo, il social network ha implementato la piattaforma con marketplace per i creator e spazi di advertising, portando le aziende a promuovere i propri prodotti attraverso persone come me. Il business, dunque, è ancora in evoluzione e promette grandi cose». Le nuove limitazioni per TikTok – a gennaio il Garante per la Privacy ha disposto il blocco dei profili in cui l’età non fosse verificabile – potrebbero cambiare le carte in tavola e l’attenzione potrebbe spostarsi su Twitch. L’innovativa piattaforma di live streaming, nata per realizzare sessioni di gioco ed eventi legati al mondo del gaming permettendo ai content creator di condividere e interagire in tempo reale con i propri viewer, si sta espandendo in modo incredibilmente rapido verso altri settori, tra cui l’informazione, la moda e ultimamente il beauty. Di fatto, è considerata da molti la tv del futuro.
«A breve, su Twitch partirò con il mio progetto di talk show, just chatting ed eventi/giochi sul mondo della bellezza», anticipa Neacsu. «Certo, l’essere 100% live richiede un approccio diverso rispetto ai classici video, nonché notevoli competenze tecniche sotto diversi punti di vista, dal software alla scenografia, alla qualità video e audio. In sintesi, non basta un semplice smartphone per fare tutto. Ma sono sempre di più i content creator che decidono di migrare su questa piattaforma e i motivi sono molteplici. Tra i tanti: unicità dei contenuti, grande interazione con l’audience e remunerazione diretta nettamente superiore rispetto agli altri social».