Bambini Nel Tempo
Torna L’Uomo Vogue e le sue copertine fanno il giro del mondo. Quattro diverse età della vita, quattro grandi fotografi, cinque sorprendenti protagonisti. E in più, una raccolta di storie attorno al tema della paternità e al rapporto tra generazioni. Da non perdere.
Si resta bambini sempre – e gli uomini in particolar modo: ha questo assunto lieve e gioioso il numero de L’Uomo Vogue appena arrivato in edicola. Quattro copertine celebrano quattro diverse età della vita.
La prima ha fatto il giro del mondo: Romeo Beckham, diciottenne figlio di David e Victoria, ha infatti scelto proprio l’Uomo per il suo debutto in copertina. Il servizio firmato da Mert Alas & Marcus Piggott, scattato a dicembre nei prati inglesi a poche miglia da Londra, ha monopolizzato per giorni i social media e le news, andando ad aggiungere un nuovo capitolo nella storia delle collaborazioni tra la famiglia Beckham e L’Uomo (oltre a David, anche il figlio maggiore Brooklyn è stato infatti protagonista di un ritratto nel 2016).
A firmare la seconda copertina un’autrice a sorpresa: si tratta di Anne Geddes, celeberrima fotografa di bebè, le cui immagini naïf ed emozionali hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo. Per L’Uomo, Geddes ha ritratto due gemelli, Jei e Jaxon: lo scatto rappresenta in tutta evidenza un simbolo di ripartenza e nuovo inizio, la cui pubblicazione ha infatti coinciso non solo con i primi giorni di un anno che tutti si augurano di ripresa, ma anche con l’insediamento di una nuova amministrazione nel Paese in cui i piccoli protagonisti della copertina sono venuti alla luce, gli Stati Uniti d’America.
L’icona queer John Waters, ritratta nella sua casa di Baltimora da Ethan James Green, rappresenta la quota più matura del bouquet di copertine: e lo fa con la consueta irriverenza – a partire dal racconto di una propria improbabile paternità (il figlio, o colui che considera tale, è infatti una Reborn Doll del tutto simile a un bimbo vero, come racconta nell’intervista rilasciata ad Alex Hawgood). Mentre Vladimir McCrary, attore e modello simbolo della moda anni 90, gioca con autoironia sui cliché del buon padre di famiglia nella quarta e ultima copertina, firmata da Julien Martinez Leclerc.
Generazioni che si intrecciano, e il rapporto padre-figlio come momento costitutivo dell’identità maschile. Questi i fili conduttori di tutti i contenuti del numero, in edicola con una nuova veste grafica a cura dei direttori creativi Kevin Tekinel e Charles Levai. Tra le storie da non perdere: Raf Simons discute di youth culture con il curatore Francesco Bonami; Mario e Gray Sorrenti ragionano di fotografia a cavallo tra generazioni; il decano del made in Italy Nino Cerruti racconta i suoi 90 anni di stile. E ancora: un’inchiesta sui figli dei religiosi, alla ricerca di diritti a lungo negati; e una conversazione sull’essere figli e assieme padri tra Ethan Hawke e Matthew McConaughey. Non mancano poi la consueta selezione di capi d’abbigliamento maschile per tutti i gusti ed età, e un’inchiesta sul futuro del made in Italy nell’anno zero dopo la pandemia.