Zodiaco: Istruzioni Per L’Uso
È relazione con l’universo, fil rouge che attraversa tutte le culture, ieri studiato dai filosofi, oggi anche dalla fisica quantistica. Per chi da decenni lo pubblica ogni mese su Vogue Italia, l’oroscopo è una via di conoscenza che può consentirci di osservare la realtà con più coscienza e serenità.
Anche chi non è esperto sa che l’astrologia non è (solo) quella degli oroscopi letti su riviste e quotidiani; sa, ormai, che è una disciplina che ha un respiro, un’ampiezza, una profondità, una com
plessità, e che si esprime da secoli. Per qualcuno è arte, per altri scienza dell’uomo, di fatto trasmette un sapere affascinante. Tutte le civiltà del Pianeta hanno al cuore della loro cultura l’astrologia. Dagli indiani del Nord America alle civiltà precolombiane, in Africa come in Asia e in Europa, la relazione tra i movimenti del cielo e la vita sulla Terra è sempre stata il cuore di riflessioni e meditazioni di sacerdoti, filosofi e uomini sapienti.
Fin dall’antichità l’uomo sa che c’è una legge, una relazione diretta tra il Tempo e la vita. Lo stesso Einstein insegnava che il Tempo è vita e la vita è Tempo e tutto ciò che esiste, proprio perché esiste, è inserito in un Tempo. L’uomo legge il Tempo nell’evidenza delle rotazioni della Terra attorno al Sole (il giorno, la notte), nei moti apparenti di rivoluzione del Sole lungo l’eclittica (le stagioni), e l’influenza degli spostamenti solari sulla vita è lampante. L’astrologia parla però di un Tempo ancora più complesso, che prende in esame le posizioni planetarie – pianeta deriva dal greco planàomai, andare errando –, le stelle vagabonde che rispetto alle fisse seguono un moto tutto loro. I pianeti, muovendosi nel cerchio dell’eclittica, creano infiniti disegni a seconda delle loro angolazioni: i disegni del tempo. La loro interpretazione è astrologia. I sacerdoti vedici hanno calcolato quando uno stesso Tempo ritornerà e la cifra è incredibile: 4 miliardi e 320 milioni di anni. Il personale disegno del Tempo, ovvero il Tema Natale, è poi davvero unico.
In Europa, e soprattutto in Italia, l’astrologia diventa disciplina centrale nel Medioevo, si pensi agli accenni astrologici nell’opera di Dante; nel Rinascimento, per qualsiasi tipo di laurea, l’esame più importante era proprio quello di astrologia. Il pensiero di filosofi come Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Giordano Bruno, Tommaso Campanella, si fondava sulla relazione dell’uomo con l’intero universo. L’Anima Mundi era l’anima della Terra in cui l’uomo era inserito, e la Terra stessa era madre dell’uomo e l’uomo non era affatto separato dalla Natura. Uomo e Natura erano come una cosa sola. «Qui Unum non intelligit, nihil intelligit», affermava Pico della Mirandola.
Sono le stesse conclusioni a cui è arrivata la fisica teorica degli ultimi decenni, in particolare la fisica quantistica, che con la scoperta e l’applicazione del concetto di entanglement (connessione istantanea alocale e atemporale delle particelle) sta dimostrando che davvero tutto è collegato a tutto, istantaneamente, e che nulla nella materia del vivente, uomo compreso, è separato da tutto il resto. Di questa “sincronicità” ha scritto e parlato a lungo Carl Gustav Jung, profondo cultore dell’astrologia, che considerava con grande rispetto, perché, come il sogno e l’inconscio di cui si occupa la psicoanalisi, usa il linguaggio dei simboli.
L’astrologia vera, bisogna sottolinearlo, è un campo vasto, che non può essere ridotto al generico conoscere il proprio “segno”, ovvero la posizione del Sole al momento della nascita. La sua applicazione individuale è quella dell’analisi del Tema Natale personale, quel disegno del Tempo – pianeti, “case”, aspetti – che il cielo forma al momento della nascita. Leggendo quel disegno, gli studiosi possono parlare dell’individuo con precisione e accennare alla possibilità di forme previsionali, alle quali però bisogna applicarsi con prudenza. Perché l’astrologia più affidabile non è quella delle previsioni secche e ineluttabili; è invece una “analisi” (dal greco analuo, sciogliere), che si sviluppa nel dialogo tra astrologo e soggetto per amplificare la consapevolezza che porta a un più corretto e felice agire. La scienza degli astri non ci determina né ci imprigiona in un destino, ma segnala e suggerisce per consentirci di vivere con più coscienza e serenità. L’astrologia è una “via” di conoscenza, qualche volta anche di illuminazione, e la riflessione sui dodici segni è una interessante introduzione alle sue sfumature più profonde.