VOGUE (Italy)

Passaggio In India

È il terzo mercato beauty nel mondo. Con il suo approccio olistico mai così attuale, e la poderosa crescita digitale che intercetta nuove sensibilit­à più inclusive, il paese dell’Ayurveda conquista un ruolo decisivo nella bellezza globale.

- Di Vittoria Filippi Gabardi

«Secondo i dati forniti dalla Goldstein Market Intelligen­ce l’industria cosmetica in India è stata valutata circa 11,16 miliardi di dollari nel 2017 ed è stimata crescere del 5,91% nel periodo compreso tra il 2017 e il 2030. Inoltre, le vendite di cosmetici e prodotti di personal care stanno aumentando circa del 15-20% ogni anno e questo posiziona l’India tra i paesi con la domestic demand tra le più alte del mondo», spiega Kajal Anand, Presidente della All India Cosmetic Manufactur­ers’ Associatio­n. Oggi, l’India è il terzo mercato beauty dopo Cina e USA.

Sembrerebb­e esserci spazio per tutti. Ma gli indiani presidiano il campo e sono un osso duro persino per colossi internazio­nali come Sephora. Un esempio su tutti: Nykaa, 2,1 milioni di follower su Ig, definito dagli insider “India’s largest omnichanne­l beauty destinatio­n”. Nato come brand nel 2012 in un piccolo ufficio di Mumbai, con i suoi 76 negozi sparsi per il paese, e la promessa di raggiunger­ne 100 entro la fine del 2021 (dati BoF), rispetto ai 24 store di Sephora domina il mercato del retailing beauty indiano.

Il suo nome viene dal sanscrito “nayaka”, che significa “eroe” o “colui che è nella luce”. Nomen omen: negli anni ha raggiunto un valore stimato di tre miliardi di dollari (Bloomberg). Dopo l’attrice Katrina Kaif, lo scorso ottobre anche la star di Bollywood Alia Bhatt ha deciso di investire in questa realtà. Numerose le collaboraz­ioni con brand occidental­i: a novembre Charlotte Tilbury – make-up artist del fashion system internazio­nale – è sbarcata sulla piattaform­a con un “exclusive Indian wedding look”. Il potere di Nykaa, il vantaggio rispetto ai competitor occidental­i, sta nel saper interpreta­re i desideri e le necessità delle donne indiane, ovviamente, prima e meglio di chiunque altro. In un mondo globalizza­to è la rivincita dell’“hyperlocal mindset”, trend in linea con alcune previsioni

di mercato evidenziat­e dall’agenzia

di beauty forecastin­g Beautystre­ams durante l’ultimo Cosmoprof India: «Culture, tradizioni e ingre

dienti locali, spesso dimenticat­i,

costituisc­ono un’inesauribi­le fonte

di ispirazion­e per rivalutare inediti storytelli­ng, trattament­i, attivi naturali. Nelle previsioni dal 2021 al 2024 i consumer saranno portati a riscoprire i propri paesi anche per sostenere l’economia locale durante periodi di crisi finanziari­a come questo».

«La cura di sé e il benessere fanno parte della nostra storia»,

dice Sneha Mankani, beauty editor

Vogue India, «siamo cresciute seguendo i rituali beauty delle nostre madri e delle nostre nonne, a metà tra il sacro e il terapeutic­o, come il buon vecchio “champi” (massaggio alla testa con olio tiepido di cocco e una miscela di erbe differenti, ogni famiglia ha la sua ricetta, ndr). Sono moltissimi i brand di nicchia indiani riusciti a imbottigli­are antichi rimedi tradiziona­li: Sarisha Beauty, Shaz & Kiks, che utilizza attivi portentosi per capelli forti e sani come olio di amla, polvere di shikakai o la reetha, pianta ayurvedica ideale per trattare la cute sensibile. Senza dimenticar­e marchi noti come Forest Essentials, pioniere di un approccio olistico al benessere basato sull’ayurveda, ma anche Organic Riot, Pahadi Local (skincare e cosmesi dell’Himalaya), Soulflower… e potrei andare avanti all’infinito! Nel nostro paese stanno fiorendo piattaform­e di e-commerce specializz­ate molto interessan­ti come Sublimelif­e.in, focalizzat­o sulla clean beauty».

Anche per questo l’India si rivela tra i paesi che meglio interpreta­no lo spirito (cosmetico) del tempo: «I consumer sono sempre più attenti nell’evitare tutto ciò che contiene solfati, parabeni e siliconi, anche per soddisfare nuovi standard in termini di sostenibil­ità, qualità e sicurezza», spiega Kajal Anand, presidente dell’AICMA. «Questo si traduce in prodotti clean, naturali, vegani, plant-based, eco-friendly e in una miriade di free-form claim», perfettame­nte in linea con tutto quello che la bellezza indiana ha da offrire.

La digitalizz­azione ha avuto un effetto dirompente sul settore: «L’India ha una popolazion­e vastissima, per il 40% si tratta di giovani. I social media influenzan­o i consumer che ripongono la loro fiducia in beauty blogger, YouTuber e review online. Aumentano gli acquisti online anche nelle città Tier I, II e III». Tra le influencer più seguite Mrunal Panchal (@mrunu) 2 milioni e mezzo di follower su Ig e un canale YouTube, Gujju Unicorn, da cui dispensa consigli e mostra tutorial – e Juhi Godambe (@juhigodamb­e su Ig con 456.000 follower), stringono partnershi­p e collaboraz­ioni con colossi come L’Oréal, Gucci Beauty, Givenchy Beauty, Evereden, Max Factor, Vitabiotic­s, Dyson.

Tra i punti di forza del mercato indiano anche l’affrancame­nto da alcuni stigmi culturali della società civile, l’impegno crescente nei confronti di tematiche per anni considerat­e tabù come diversità e inclusione. Il neonato brand Kulfi – ideato da Priyanka Ganjoo e lanciato sul mercato nel febbraio 2021 – fa parlare di sé come baluardo nei confronti di self-expression, body positivism ed empowermen­t femminile. Diipa Büller-Khosla (1,3 milioni di follower) – tra le influencer beauty indiane più seguite al mondo – dal suo profilo Ig @diipakhosl­a è molto attiva nella campagna #endcoloris­m, con l’intento di far riflettere su quanto questa discrimina­zione abbia influito sui beauty standard. Dentro e fuori dall’India.

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Un’immagine del brand Kulfi che, oltre a presentare il tratto di Underlined Kajal Eyeliner nella sfumatura nazar no more, racconta una nuova, inclusiva, bellezza indiana.
A FIANCO. Un’immagine del brand Kulfi che, oltre a presentare il tratto di Underlined Kajal Eyeliner nella sfumatura nazar no more, racconta una nuova, inclusiva, bellezza indiana.
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Dal suo profilo Ig, la social media influencer Diipa BüllerKhos­la combatte le discrimina­zioni basate sul colore della pelle. In questa foto, celebra tradizioni millenarie come il Diwali, la nota “festa delle luci” indiana.
SOPRA. Dal suo profilo Ig, la social media influencer Diipa BüllerKhos­la combatte le discrimina­zioni basate sul colore della pelle. In questa foto, celebra tradizioni millenarie come il Diwali, la nota “festa delle luci” indiana.

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