VOGUE (Italy)

Le Emozioni Ritrovate

Elemento chiave del benessere, l’acqua è l’alchimia che risveglia il corpo e ricarica lo spirito nelle undici strutture di QC Terme. Che riaprono ora con molte novità.

- di Federico Chiara

Dopo una lunga chiusura, le undici strutture di QC Terme si preparano a riaprire in totale sicurezza. E sarà come scartare un regalo lasciato forzatamen­te da parte. Perché le saune, i bagni turchi, gli idrogetti e l’immersione nell’acqua calda regalano emozioni terapeutic­he che risveglian­o il corpo, migliorano l’umore, sciolgono le tensioni dopo il lungo isolamento domestico a base

di smart working e Netflix. Una magia antica, semplice, efficace. E una sorpresa, anche: sono infatti molte le novità, realizzate nell’ultimo anno e ora proposte agli ospiti. A partire da Bormio, dove ai Bagni Nuovi e ai Bagni Vecchi si aggiunge una nuova struttura che ne completa l’offerta ricettiva: Villa Bagni

di Bormio, un edificio del periodo

Liberty diviso in suite di lusso (con accessori come le casse acustiche Marshall e gli asciugacap­elli Dyson), ideali per famiglie o gruppi di amici. Al Grand Hotel Bagni Nuovi, invece, la parte interna della Spa ha cambiato look, con l’aggiunta di un’ulteriore sauna a bagno di vapore e di una infinity pool esterna che affaccia sull’immenso panorama alpino del Parco dello Stelvio. Sempre in montagna, ma in Val di Fassa, il massiccio dolomitico del Catinaccio (che il re Laurino dipinge di rosa al tramonto, secondo una leggenda ladina) fa da sfondo alla nuova vasca a sfioro creata nel parco di QC Terme Dolomiti. Ci si sposta ai piedi del maestoso Monte Bianco per scoprire le cinque nuove sale relax, la terrazza del Light Café e un’ampia zona buffet di QC Terme Chamonix, dove l’ospitalità parla francese ma rispetta lo stile del gruppo italiano. A San Pellegrino, invece, sono due le vasche esterne appena inaugurate per offrire, a chi si immerge di sera, un “Bagno di Stelle”, oppure l’esperienza quasi filosofica del “Pantarei” dopo quella di una fiabesca “Casetta Panoramica”; da provare anche i nuovi idrogetti, la sauna “Clorofilla”, per affacciars­i infine alla “Terrazza dei Desideri”. Si arriva all’ultima tappa, Milano: oltre al rifaciment­o di tutto il piano interrato, con l’aggiunta della vasca polisensor­iale cinematogr­afica Apollo sulle cui pareti scorrono video di tempeste, tramonti e ruscelli, in ogni pratica del centro rivive la storia idrogeogra­fica della città tramite richiami agli intrecci di canali navigabili che avevano reso grande Mediolanum già ai tempi degli antichi Romani. Una “città d’acque”, come l’aveva definita nel 1200 Bonvesin de la Riva, che trae il proprio benessere dall’acqua, e nell’acqua si rigenera.

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