Cinque destinazioni (una per ogni continente) tra solstizi e sortilegi, archeologia e spiritualità. Dove i raggi del sole inondano di luce antichi misteri e le geometrie si fanno sacre. Andare Oltre
1. Candi Sewu – Indonesia Costruito nel VIII secolo, il tempio hindu di Candi Sewu ha quattro ingressi corrispondenti ai quattro punti cardinali e conta 249 edifici disposti in un mandala attorno al tempio centrale. Il numero di giorni che intercorrono fra lo zenit del sole sul tempio principale e il solstizio di inverno è 72 notti, pari al numero di templi ancillari che circondano l’edificio principale. 2. Abu Simbel – Egitto
Due volte all’anno (il 22 ottobre e il 22 febbraio), in occasione del compleanno e dell’incoronazione del faraone Ramses II, la luce del sole attraversa il tempio di Abu Simbel e colpisce il volto della statua che lo rappresenta. A oltre 3 mila anni dalla costruzione, la magia dell’evento continua ad attirare spettatori. 3. Boscawen-Un – Regno Unito L’ellissi di 19 pietre di granito equidistanti circonda un obelisco. La disposizione delle pietre è basata su elementi della geometria sacra. L’orientamento dell’obelisco verso sud-ovest richiama il sole del mese di maggio ed è perfettamente allineato al Mên-an-Tol, altro cerchio della Cornovaglia risalente all’età del bronzo. Il 19 si riferisce, invece, al numero dei mesi e dei giorni della settimana. L’asse più lungo è orientato verso l’arresto lunare minore (equinozio di marzo). 4. Xochicalco – Messico
La grotta del sole era un osservatorio zenitiale in cui si celebravano, con riti religiosi, i due passaggi del sole allo zenit: il 14 maggio e il 28 luglio. Il primo segnava l’inizio della stagione delle piogge, il secondo quello della raccolta. In entrambe le date, i raggi, passando attraverso un foro sul soffitto, proiettavano una colonna luminosa che disegnava, a terra, un cerchio perfetto. 5. Chaco Canyon – Stati Uniti Ribattezzato il Machu Pichu del Nord America, il sito archeologico di Chaco Canyon è caratterizzato da un’altura solitaria (Fajada Butte) considerata sacra dagli Anasazi (antenati degli Hopi). Sull’altura si trova il “Sun Dagger”, un petroglifo attraversato esattamente a metà dal sole in occasione del solstizio d’estate, mentre durante gli equinozi compaiono due strisce di luce. Nel 1989, a causa dell’intenso passaggio di visitatori, la roccia si è inclinata e il fenomeno non è più visibile, ma resta la magia di un angolo di deserto che, in occasione di solstizi ed equinozi, si anima con eventi notturni.